Campana Expo? Gloria dell’Italia che produce

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Milano 27 Ottobre – “Se c’è un simbolo universale, capace di accomunare tutti senza distinzioni di genere, razza e identità, questo è proprio la campana. Sin dalla notte dei tempi, da Oriente a Occidente, da Sud a Nord, essa è sinonimo di sacralità, ritmo del tempo e musicalità”.

Esordisce così Maurizio Lorys Scandurra, giornalista radiotelevisivo (al suo attivo numerosi programmi su Raiuno e Raidue), scrittore, ma anche riconosciuto autorevole campanologo italiano.Storicamente, a livello di regioni, la Lombardia è stata una fra le terre topiche in Italia nella produzione di sacri bronzi. Come non ricordare a tal proposito, per esempio, la Fonderia Giorgio Pruneri di Grosio, piccolo centro in provincia di Sondrio, il cui archivio storico è oggi custodito presso la Diocesi di Como? Foto Campana EXPO Milano 2015Ma anche la Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano, che merita davvero attenzione a parte per l’importanza capitale che ha rivestito in tale ambito artistico e di produzione. Essa nacque nel cuore del quartiere Isola, nelle immediate vicinanze del Santuario Santa Maria alla Fontana nel 1806. A inaugurarla furono i fratelli Manfredini, in onore di Eugenio di Beaurharnais, Viceré del Regno d’Italia. Intorno ai primi del ‘900 essa fu rilevata dai fratelli Barigozzi, che cessarono la produzione intorno agli Anni ’80”, prosegue Maurizio Lorys Scandurra.

 “Ma in Italia, la più antica regione a produrre sacri bronzi è il Molise, altresì la terra storicamente primigenia nella realizzazione di questo particolare tipo di strumenti musicali, tecnicamente detti “idiòfoni”. È qui, nella magia senza tempo delle officine della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, in provincia di Isernia, che ha preso forma la straordinaria “Campana di Expo 2015”, inaugurata e benedetta lungo la Nuova Darsena il 28 settembre scorso, che quasi certamente sarà installata innanzi all’ingresso del Cimitero Monumentale di Milano, per essere ammirata per sempre da tutti. Ben 850 kg di bronzo purissimo per oltre un metro di diametro, dono molisano al capoluogo lombardo per celebrare il gemellaggio tra la Milano da bere e il Comune di Agnone stesso nell’anno della Grande Esposizione Universale”.

Aggiunge infine Scandurra: “La Fonderia Marinelli – unica al mondo a essere stata dichiarata “Pontificia” nel 1924 da Papa Pio XI – è una delle meraviglie d’Italia, da vero guinness dei primati: la più antica impresa nazionale ed europea, la seconda nel mondo, dall’Anno 1000 a oggi è sempre stata guidata da oltre 20 generazioni di cognome Marinelli: un fatto straordinario! I quali sono considerati universalmente la più antica dinastia mondiale tuttora esistente. Tant’è che l’omonima Azienda produttrice di campane è stata dichiarata persino Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. I fratelli Armando e Pasquale Marinelli, straordinari scultori e fonditori, uomini tanto umili quanto capaci – loro come anche le loro impareggiabili maestranze – sono gli eredi di un patrimonio plurisecolare che affonda le radici e si intreccia a più riprese con la storia e le storie di Papi, Re, Santi e Beati. Una storia perfettamente narrata all’interno delle pregiate collezioni del “Museo Internazionale della Campana San Giovanni Paolo II”, che ad Agnone ogni anno richiama oltre 30.000 presenze da tutto il mondo”, conclude il campanologo Scandurra.

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