Milano 31 Ottobre – La Squadra Mobile di Milano ha sequestrato nel Varesotto numerose armi da fuoco, munizioni e una bomba a mano perfettamente funzionante che, secondo le indagini, appartenevano alla gang di rapinatori arrestati il 16 ottobre scorso in Svizzera.
I cinque uomini tra i 25 e i 50 anni erano stati fermati la mattina del 16 ottobre a Castelrotto, pochi minuti prima dell’assalto a un furgone portavalori che avrebbe dovuto fruttare 5 milioni di euro. I cinque, tutti residenti tra la provincia di Milano e quella di Varese, erano stati trovati in possesso di un mitra, una pistola e un dissuasore elettronico usato probabilmente per inibire le localizzazioni gps. Adesso gli agenti della Mobile hanno trovato l’arsenale che, secondo gli investigatori, la gang intendeva usare per mettere a segno altre rapine.
Le armi sono state ritrovate a Gavirate, provincia di Varese, nell’appartamento della nonna di Fulvio Bondio, 26 anni, il più giovane dei rapinatori della gang. In una stanza Bondio aveva nascosto due fucili mitragliatori kalashnikov, un mitra Uzi del tutto simile a quello sequestrato poco prima che scattasse la rapina ma dotato di silenziatore, una bomba a mano funzionante, una carabina monocanna, una pistola automatica, 300 cartucce di vario calibro, 3 ricetrasmittenti e alcuni passamontagna. Tutte le armi erano dotate di matricola, e si ritiene che siano state importate illegalmente, forse dai paesi dell Est.
Sul fronte della detenzione illegale di armi da guerra Fulvio Bondio rimane al momento l’unico indagato del gruppo, ma gli investigatori ritengono che l’arsenale fosse nella disponibilità di tutta la banda. (Il Giorno)
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