Calci, pugni, coltelli e le rapine diventano violenza e crudeltà. Che fa Pisapia?

Milano

Milano 5 Novembre – In una Milano ormai in balia di rapinatori anche giovanissimi che agiscono “in sicurezza”, praticamente impuniti, la violenza è sempre più crudele, senza alcuna riserva umana. E allora i fatti di cronaca non sono solo di ordinaria criminalità, ma diventano denuncia di una trasformazione sociale e umana che deve smuovere autorità e amministrazione. E se i rapinatori sono giovanissimi egiziani, l’evidenza di una criminalità diffusa senza pietà deve scuotere chi amministra una città che può solo assistere impotente. Verrebbe da dire: Pisapia dove sei? Dove è la sicurezza , la vigilanza, la custodia? E’ questo il prodotto di una politica tollerante e buonista che auspica integrazione a tutti i costi, quando “gli ospiti” prendono a calci e pugni, minacciando con coltelli i nostri figli?

Per dovere di cronaca, riporto i fatti denunciati da Omni Milano:In manette 4 violenti rapinatori egiziani, di cui due minorenni, all’una di notte del 31 ottobre, a bordo del tram 15: è il risultato dell’operazione della. Polizia di Stato denominata “Dark night” q sottolineare l’estrema crudeltá delle aggressioni commesse dai giovani, tutti arrivati in Italia da almeno 3 anni come minori non accompagnati e di cui poi si erano perse le tracce. Sono senza fissa dimora e con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, rapina e detenzione illecita di armi, due sono 17enni, ora nel carcere Beccaria, gli altri due hanno rispettivamente 19 e 20 anni. Il 19enne, corpulento e riconoscibile per il giubbotto mimetico indossato in molti episodi, si chiama Alaa Adnan Shoieb e sarebbe il capo della banda, l’altro, 20enne, 19 Mahmoud Samir Rezk, è stato riconosciuto da numerose vittime per le scarpe rosso fuoco con punta in metallo. Dal 16 ottobre scorso i 4 egiziani avrebbero commesso almeno 15 rapine nella zona di via Castelbarco e dell’università Bocconi. Miravano soprattutto a giovani maschi italiani con zainetti e cellulari in mano, colpivano in tarda serata o di notte, cogliendo di sorpresa le vittime e subito ferendole con calci e pugni anche in testa o sul ventre. In alcune rapine gli aggressori hanno usato cocci di bottiglie in vetro, in altre i coltelli, tre sono stati sequestrati al momento dell’arresto, lasciati appositamente in mano ai minori. Dei 15 episodi accertati al momento sono state sentite 11 vittime, alcune non sono di Milano, e potrebbero aggiungersi alla lista altri episodi con simili modalità, nella stessa zona e durante lo stesso periodo: sono tuttora in corso accertamenti e consultazioni incrociando i dati dei carabinieri e della Polizia Locale.
La prima rapina commessa nella zona, al momento, risulterebbe essere quella del 16 ottobre in via Argelati ai danni di un 36enne italiano derubato di cellulare e fede in oro e preso calci e pugni in volto. La vittima aveva ricevuto una prognosi di 20 giorni per il trauma cranio facciale riportato. Seguono rapine nei giorni subito successivi nella stessa zona, il 18 ottobre un 30enne era stato aggredito fino a perdere i sensi e derubato di 200 euro riportando una prognosi di 15 giorni. Un altro episodio particolarmente violento quello del 24 ottobre in via Gentiloni quando in tarda serata due amici 21enni sonl stati picchiati e derubati riportando ferite con prognosi di oltre 15 giorni. I colpi sono commessi quasi ogni giorno e con simile grado di violenza fino al 31 ottobre scorso quando i 4 egiziani sono stati arrestati a bordo del tram 15 in direzione periferia. Uno dei 4 ha anche tentato di divincolarsi e di fuggire coinvolgendo altri passeggeri del mezzo ma gli agenti di Polizia lo hanno bloccato senza nessuno ferito, compreso il rapinatore. Il fermo di Polizia é per rapina aggravata in concorso, per i due maggiorenni, giá a San Vittore, il pm che segue il caso é Luigi Luzi, i due minori sono nel carcere Beccaria.la refurtiva non è stata trovata, i contanti sono stati presumibilmente utilizzati mentre smartphone, tablet e oggetti preziosi sono stati smerciati dopo poche ore da ogni rapina per canali giá noti e già in passato utilizzati dai rapinatori.

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