Milano 6 Novembre – Sono le 23,00 di mercoledì sera quando un equipaggio del Nucleo Radiomobile ferma per un controllo un cinquantenne che tenta di disfarsi di due carte d’identità. Inizia una lunga notte di accertamenti e di verifiche incrociate per identificare la persona, che addosso non ha documenti, e risalire alla provenienza dei documenti.
Il fermato viene sottoposto alla procedura dell’identificazione attraverso le impronte digitali il cui esito consente agli operanti di comprendere che si trovavano di fronte ad un pregiudicato kosovaro molto scaltro, le cui esatte generalità erano mascherate da numerosi “alias”. La compiuta identificazione ha consentito un ulteriore passo in avanti, in quanto è emerso un domicilio di Cinisello Balsamo dove i Carabinieri hanno rinvenuto un notevole numero di documenti d’identità, di provenienza furtiva e destinati al mercato della contraffazione.
In particolare, oltre alle due carte d’identità rubate in bianco in quel di Colfelice (FR) ed Ottaviano (NA), i militari hanno sequestrato un’altra C.I. utilizzata in una truffa a Bollate (MI), 4 passaporti (di nazionalità lettone, norvegese, svizzera ed italiana), 2 patenti di guida (una lettone ed una italiana) e due tessere sanitarie rilasciate dalla Regione Lombardia.
Tutti i documenti sono frutto di borseggi verificatisi tra la decorsa estate e pochi giorni orsono in Lombardia ed in particolare a Milano, nei pressi della Stazione Centrale.
Il kosovaro, che non ha assolutamente fornito alcuna spiegazione sui documenti e sulle numerose foto formato tessera rinvenute insieme agli stessi, è , verosimilmente, l’interfaccia tra i borseggiatori ed i falsari. Sulla base delle evidenze raccolte si ritiene che ieri sera il 51enne stesse per effettuare una consegna in quanto le due carte d’identità che aveva addosso erano compilate con generalità non corrispondenti a nessuna persona registrata all’anagrafe ma prive di fotografie che, evidentemente, dovevano essere apposte dall’utilizzatore finale.
Sul materiale in sequestro e sull’arrestato proseguono gli approfondimenti investigativi finalizzati all’emersione dell’intero “giro”.
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