Pio Albergo Trivulzio – Focus sulle demenze senili a Milano il 6-7 Novembre

Cultura e spettacolo

Milano 6 Novembre – Secondo le stime del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, nei paesi industrializzati  circa l’8% della popolazione sopra i 65 anni di età e oltre il 40% di quella di 80 anni è colpita, a diversi livelli di gravità, da una forma di demenze senili,  malattia cronico-degenerativa ad elevato impatto sociale e sanitario che  rappresenta una delle cause principali di disabilità e perdita di autonomia nelle persone anziane.

            Dai dati ISTAT all’1-1-2015, i residenti a Milano over 65 risultavano essere 302.707, di cui 182.593 donne e 120.114 uomini. Gli over 80 erano 91.238 di cui 61.114 donne (40.930 vedove) e 30.124 uomini (6.995 vedovi). Gli ultra centenari invece erano 658 (579 donne).Foto Pio Albergo Trivulzio

            A fronte di questi dati e della stima epidemiologica sopra ricordata, appare sottostimato il numero di circa 20.000 persone affette da demenze senili a Milano a cui si fa normalmente riferimento, che potrebbe invece oscillare tra le 25.000 e 40.000.

            Per demenza si intende genericamente una condizione di disfunzione cronica e progressiva delle funzioni cerebrali che porta a un declino delle facoltà cognitive della persona. Nella definizione generica di “demenza” rientrano diverse malattie, alcune classificabili come demenze “primarie”, come la malattia di Alzheimer (60% di tutti i casi di demenza) , la demenza con i corpi di Lewy, la demenza frontotemporale, e altre invece definite “secondarie”, in quanto conseguenza di altre condizioni, come ad esempio la demenza da Aids.

            “Ad oggi  – spiega Direttore III Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Alzheimer del Pio Albergo Trivulzio e organizzatrice del convegno -, mancano ancora dei farmaci realmente efficaci nel curare queste patologie, questi malati vanno incontro ad esigenze terapeutiche ed assistenziali sempre maggiori man mano che la malattia progredisce. L’assistenza di un malato di Alzheimer comporta quindi un impegno gravoso per i familiari e per chi lo assiste, i cosiddetti caregiver. Senza dimenticare che, per i cambiamenti intervenuti nella composizione del nucleo familiare, sono sempre più numerosi gli anziani, soprattutto donne, che vivono da soli”.

                Al solo Pio Albergo Trivulzio (PAT), attualmente, sono 276, su 580, gli ospiti in Residenza Sanitaria Assistenziale affetti da demenza grave (in analogia con i dati della letteratura). Nel contesto dei reparti Riabilitativi, su 884 pazienti trattati dall’1/4 al 31/10/2015 la prevalenza di demenza è risultata  del 23%, di cui una quota ricoverata nel Nucleo Alzheimer Riabilitativo.

            Il contributo che il PAT riceve per pazienti affetti da Demenze da Regione Lombardia e Comune di Milano o da Regione Lombardia e familiari oscilla tra i 100 e i 130 euro al giorno.

            Il PAT, nel panorama milanese, infatti, garantisce alla Persona con Demenza e al proprio nucleo familiare una offerta completa  di servizi  specialistici calibrata sulle necessità sanitarie, assistenziali e riabilitative in tutte le fasi della malattia. Infatti i bisogni di cura cominciano presto nel corso della malattia e si evolvono continuamente nel tempo, il che richiede una pianificazione precoce, monitoraggio e coordinamento.

            Le forme lievi e lievi/moderate accedono preferibilmente alla  Unità Valutazione Alzheimer (UVA)  e/o vengono ricoverate nel  Day Hospital Alzheimer;  in presenza di maggior impegno riabilitativo ed assistenziale nei livelli di gravità moderata e moderata/severa  il paziente può accedere al ricovero nel Nucleo Alzheimer Riabilitativo (37 posti letto) per ricoveri temporanei a carico del Servizio Sanitario Regionale (SSR).  Alla fine della degenza i pazienti possono rientrare al domicilio o essere istituzionalizzati in Nuclei Alzheimer RSA, ovvero RSA interne o esterne Inoltre la disponibilità di presa in carico in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), nel contesto del “Progetto Sperimentale ADI per persone con  demenza, rivolta a pazienti di gravità moderata e moderata/severa,  amplia e completa  la gamma di servizi dedicati.

                Interverranno tra gli altri, assieme ad esperti e operatori delle più importanti istituzioni milanesi e lombarde impegnate nella ricerca e nell’assistenza sulle demenze, Nicola Vanacore, Centro nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute – Istituto Superiore Sanità, e Marco Trabucchi, Ordinario Neuropsicofarmacologia Università Tor Vergata Roma, Presidente AIP Associazione Italiana Psicogeriatria.

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