Milano 9 Novembre – “Il pressing di Regione Lombardia sul Governo per ottenere risorse in materia di difesa del suolo per fronteggiare il rischio idrogeologico a Milano e provincia, ha prodotto i primi effetti. Dopo oltre un anno e mezzo di annunci e promesse, a Roma abbiamo sottoscritto un accordo che prevede una serie di interventi mirati a rendere più sicura l’area metropolitana, con particolare riferimento ai fiumi Seveso e Lambro“. Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo, di Regione Lombardia, che a Palazzo Chigi, su delega del presidente Maroni, ha sottoscritto con il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti l’accordo sul ‘Piano città Metropolitane” di Italia Sicura, che prevede uno stanziamento complessivo di circa 112 milioni di euro per la Lombardia.
Sono diversi gli interventi previsti, la maggior parte dei quali destinati a mettere in sicurezza Milano e i Comuni limitrofi. Tra questi, nel capoluogo lombardo, il consolidamento del Cavo Redefossi da Piazza Cinque Giornate a Corso Lodi e gli interventi di sistemazione del Fiume Lambro nei pressi dell’aeroporto di Linate (tra viale Forlanini e via Vittorini). Nell’area metropolitana, sono previste le vasche di laminazione sul torrente Seveso a Lentate sul Seveso, Varedo, Paderno Dugnano e Milano (Parco Nord), oltre a quella di Senago e ad altre opere sul Seveso nei Comuni di Carimate, Cantù e Vertemate con Minoprio. Tutte azioni che eviteranno esondazioni che negli ultimi anni hanno colpito le zone urbane a nord del capoluogo.
“L’impegno di Regione Lombardia su questa partita – ha concluso l’assessore Beccalossi – è stato concreto fin dall’insediamento della Giunta Maroni. Infatti, pur in assenza di contributi economici da parte del Governo, in collaborazione con il Comune di Milano, abbiamo già stanziato complessivamente 30 milioni di euro per realizzare il primo di una serie di interventi, quello delle vasche di laminazioni di Senago, fondamentale per evitare che Milano finisca sott’acqua dopo ogni pioggia eccezionale. Oggi, finalmente, siamo riusciti a mettere la firma su un documento che ci permetterà di compiere un intervento complessivo che i tecnici chiamati a collaborare ritengono essere risolutivo per queste criticità“. Il primo cantiere, quello di Senago, verrà aperto nei prossimi mesi, mentre l’intervento complessivo sul Seveso e sul Lambro sarà completato entro i prossimi cinque anni.
Laureato in Economia e management aziendale presso l’Università del Salento nel luglio 2011, laureato in Comunicazione d’impresa, i media e le organizzazioni complesse presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore nel settembre 2013, redattore Milano Post dall’ottobre 2013.