Milano 15 Novembre – Mentre pianificavano attentati dall’Alto Adige venivano mantenuti dallo Stato Italiano. Due fra i terroristi islamici smascherati tra Bolzano e Merano nel corso degli anni hanno ricevuto numerosi aiuti economici per diverse motivazioni.
Il primo, Nauroz Abdul Rahman, viveva in una casa pagata interamente dallo Stato Italiano grazie alla concessione dell’asilo politico. Lo aveva richiesto infatti raccontando di essere oggetto di minacce di morte in Iraq da parte di Ansar Al Islam, l’organizzazione terroristica della quale era membro. Con queste motivazioni Rahman aveva avuto diritto ad una casa a Merano a titolo gratuito. Lì reclutava aspiranti jihadisti ed organizzava azioni terroristiche.
Si vestiva occidentale, spiegano i coinquilini, che non lo avevano mai visto indossare vestiti islamici, ma lo vedevano entrare in casa con borse piene di viveri dalla Caritas.
Nel segreto di casa sua, intanto, Nauroz pianificava di “uccidere ebrei ed americani prima di avere pace” come rilevato dalle intercettazioni del Reparto Operativo Speciale.
Invece Hasan Saman, il secondo degli arrestati, riceveva 2 mila euro al mese in quanto padre di cinque figli, intanto però lavorava per riuscire ad arruolarsi con gli uomini di Al Baghdadi.
Adesso i due sono stati arrestati, con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale.
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