Milano 17 Novembre – Si chiamano You tuber, e semplicemente sono nuovi editori internettiani che mettono on line documentazione, film, inchieste che “linkano” da altri you tuber sparsi per il mondo . Una rete, appunto di “you tuber” che sta lentamente trasformando l’informazione. Editori non “monetizzati”, ovvero volontari delle news che mettono a disposizione gratuitamente materiale informativo. Il pericolo per gli internettiani è quello cadere nella trappola della propaganda o nella disinformazione, ed è a tutti nota la vicenda recente di uno studente italiano che creava falsi scoop, per monetizzare i “mi piace” dei curiosi e degli affamati del gossip.
Tuttavia sta nascendo dalle piattaforme dei social una “community” che desidera saperne di più sulle delicate questioni internazionali.
Un video non monetizzato, realizzato a scopo educativo e senza fini di lucro, dal titolo “La crisi della Siria spiegata in 10 minuti e 15 mappe” sta girando il web e con ragione.
“Ho trovato illuminante questo video e ho deciso di portarvelo in Italiano” spiega l’editore youtuber DadoBax, un giovane studente del sud che sta raccogliendo migliaia di “play” dal popolo internettiano desideroso di approfondire e di capire.
“Sei il miglior you tuber italiano che esista. Altro che you tuber da 4 soldi che fanno stupidi video di 30 minuti su loro che giocano a videogiochi come adolescenti che si annoiano nei pomeriggi anzichè studiare. Tu sei un vero you tuber. Non imponi la tua opinione ma ti limiti a riferirla agli altri, non ti consideri un vip e non ti monti la testa e , cosa più importante, in ogni tuo video colgo sempre un insegnamento. In ogni tuo video c’è qualcosa che mi fa crescere e maturare. Tu meriteresti la fama che altri hanno. In conclusione GRAZIE PER AIUTARCI A CRESCERE” dice un suo seguace..
DadoBax, al secolo lo studente calabrese Corrado Cozza, dalla sua pagina Facebook linka e commenta il suo lavoro sotterraneo:
“Invito a verificare l’affidabilità della fonte prima di condividere un articolo.
Scrollando la home scorgo diverse condivisioni di articoli con titoli altisonanti scritti da siti non autorevoli.
Non condividete tutto ciò che trovate sul web a prescindere, per favore.
Su taluni fatti non si scherza e foraggiare la disinformazione in questo momento storico è solamente un male”.
Ed ecco quindi la sua ultima fatica:
“Che cosa accade esattamente in Siria?
Cosa spinge a far fuggire gli oltre quattro milioni di profughi?” DadoBax Cozza ha navigato in rete ha scovato questo documentario in inglese, l’ha doppiato, l’ha scremato dalle opinioni personale del collega you tuber e l’ha messo in pagina. Il video ha cominciato a volare nelle condivisioni.
“Grazie per aver doppiato il video! Trovo veramente importante avere un’idea generale di cosa sta succedendo e del perchè (p.s. conosci per caso qualche altra fonte affidabile che tratta di questi argomenti?)” scrive Chiara.
DadoBax Cozza spiega la sua filosofia di youtuber:
“L’errore più grande che si può fare in situazioni come queste è generalizzare.
Il fatto che ci siano degli assassini tra i musulmani non rende tutti i musulmani assassini.
Ed il fatto che ci siano dei fanatici estremisti integralisti tra le persone credenti non rende le persone credenti dei terroristi.
A coloro che continuano a dar colpa alle religioni (e non agli uomini colpevoli di tali misfatti) chiedo:
Se domani una persona innamorata follemente di voi (fino alla pazzia) uccidesse il vostro partner (“per il tuo bene, amore mio, l’ho fatto nel tuo nome”) di chi sarebbe la colpa?
Sarebbe colpa vostra? Vi renderebbe forse delle persone cattive? Non credo. Non avete fatto niente. Voi sareste vittime, non colpevoli.
Sarebbe colpa dell’amore tra uomo e donna? Smettereste di credere nell’amore tra uomo e donna per via di un assassino? Non credo.
Io credo che la colpa sarebbe unicamente del gesto di follia dell’assassino.”
Poi, qualche informazione…
“L’hashtag si chiama #Notinmyname e ha già raccolto i volti e le testimonianze di moltissime persone: é la campagna dei musulmani contro gli integralismi e il fanatismo, spiega lo studente calabrese.
“Oggi ho scoperto che al Grande Fratello ci sono degli ospiti chiamati a fare gli opinionisti.
Gli opinionisti?
E niente, a me fa già ridere così”
il suo motto? “S’i’ fosse foco, ardereï ‘l mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei; s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei”
Dotta citazione da Fabrizio de Andrè, che musicava il poeta Cecco Angiolieri.