Milano 23 Novembre – E’ un disco in pieno stile Modà, perché come racconta la band alla presentazione di “Passione Maledetta“, “volevamo conservare quello che siamo sempre stati”. Il leader Kekko Silvestre mette le mani avanti, sottolinea che il nuovo album, che esce il 27 novembre, è tutt’altro che “snob e impegnato”. Ma allo stesso tempo diverso: “Troverete un suono più live, volevamo riportare l’atmosfera che viviamo sul palco, è il nostro disco più bello”.
Dieci tracce anticipate dal singolo “E non c’è mai una fine” in cui la band, unica in Italia ad aver conquistato il disco di diamante con oltre 1,5 milioni di dischi venduti, parla di come affrontare la fine di un amore: “‘Stella cadente‘ è la canzone d’amore più bella che io abbia mai scritto, la più matura, la più sentita – dice Kekko -. Mi piacerebbe che diventasse quella con cui chiuderemo i nostri concerti in futuro. In ‘E’ solo colpa mia‘ come in ‘Non c’è mai una fine‘ raccontiamo il senso di colpa che si porta dentro dopo la fine di una storia. Ci sono ricordi che, bene o male, ti lasciano sempre qualcosa”.
“Ti passerà” è invece dedicata all’amico Lorenzo Insigne, calciatore del Napoli, ma è soprattutto un invito a non mollare mai, ad avere sempre quella “fame” che si deve sempre avere nella ricerca del proprio sogno: “L’ho scritta per lui quando si era fatto male e non ha potuto giocare – spiega il cantautore -. È un pezzo che vuole dare la carica, va bene per tutte le persone che vogliono affrontare la vita con la giusta grinta, che hanno bisogno di una motivazione”.
E si parla di figli: “‘Francesco’ è forse la canzone più significativa del disco, parla del passaggio da figlio a genitore, è dedicata a mia figlia Gioia, E racconta di quanto sia difficile fare il genitore”. Ci sono poi brani come “California“, in cui si racconta di un viaggio spensierato che però ha ridato a Kekko la forza di scrivere: “Un viaggio partito male (ride, ndr), abbiamo perso la coincidenza a Londra e siamo finiti in un albergo sperduto in campagna… Era un momento particolare, mi ero preso una pausa dopo quattro anni di fuoco, quando mi avvicinavo a un microfono mi veniva da vomitare. Grazie alla California ho capito che dentro ero ancora vivo e che avevo ancora voglia di scrivere“.
Una vera sorpresa per i fan saranno i video. La band ha infatti realizzato una fiction musicale in 4 episodi, un’unica storia che comincia con il videoclip del primo singolo girato a New York con 9 attori. Mentre il 18 giugno si torna a San Siro, con il pensiero che inevitabilmente riporta a Parigi e la voglia di fare meglio del 2014: “La musica non si deve fermare, come non si è fermato nessun posto di lavoro negli anni dopo tragedie di questo tipo. È già quasi sold out con 50 mila biglietti venduti. Torneremo con la grande felicità di fare il nostro lavoro. E ci stiamo preparando, musicalmente e atleticamente. Ma è meglio non pensarci…”. (Tg.com)
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