Milano 27 Novembre – L’ennesimo pasticcio, dopo l’abolizione delle Province volute dal governo Renzi. Con l’attribuzione delle competenze sempre da definire, con tempi lunghi che non rispettano le esigenze dei più deboli. Le “vittime” questa volta sono i bambini ciechi o ipovedenti. Riferisce il Corriere: “A rischio assistenza e aiuti per alunni e studenti ciechi o ipovedenti: a rilanciare l’allarme è l’Unione Ciechi, dall’istituto di via Vivaio dove mercoledì mattina hanno organizzato un presidio famiglie, insegnanti ed educatori. «Troppi tagli sulle risorse per specialisti e materiali. Così si nega il diritto allo studio e all’integrazione», hanno spiegato. La protesta era iniziata a maggio, dopo lo scioglimento della Provincia dovevano essere definite le competenze e i fondi erano bloccati. «Un passo avanti è stato fatto- dice il presidente dell’Unione Ciechi di Milano, Rodolfo Masto -. Una delibera regionale ha attribuito le competenze a Province e Città Metropolitana».
Resta il nodo delle risorse. «Insufficienti – protestano i genitori -. È garantita la presenza degli assistenti lettori ma c’è bisogno di altri aiuti, e dei materiali, dai libri in Braille alle cartine in rilievo». «Mille euro è la cifra assegnata ad ogni alunno non vedente. Dovremo decidere a che cosa rinunciare», la protesta di un papà. E secondo l’Unione ciechi “i genitori rischiano di non avere la consulenza del tiflologo lo specialista che definisce con gli insegnanti programmi e metodi”. Ma la Città Metropolitana e ancora una volta Pisapia “ha delegato la gestione agli Ambiti territoriali, i bambini avranno condizioni diverse. Servirebbe invece qualità e omogeneità” E stupisce che se tagli devono essere operati, si scelga di negare aiuti e assistenza ai bambini più bisognosi di aiuto e assistenza. Ma perché con questa amministrazione si deve così spesso constatare che non c’è sensibilità umana ?