E’ l’emiliana Scent, con i sensori hi-tech per scoprire i tumori, a conquistare la giuria del Premio Gaetano Marzotto

Scienza e Salute

Milano 28 Novembre – La giuria del Premio Gaetano Marzotto ha scelto: la vincitrice, che si porta a casa un investimento da 300mila euro  è  la start up emiliana Scent con un dispositivo che riesce a individuare i tumori attraverso uno screening preventivo. L’azienda è nata in ambito universitario, nel laboratorio di sensori dell’Università di Ferrara ed ha meno di un anno.

Essere in grado di prevenire il momento della diagnosi può salvare un paziente e anche migliorare l’efficienza del sistema sanitario: Scent è stata scelta come «migliore impresa innovativa capace di generare significative ricadute positive negli ambiti sociali, culturali, territoriali o ambientali» dalla giuria della quinta edizione Premio Gaetano Marzotto, a Milano. Gli screening sviluppati da Scent, guidata dal presidente Cesare Malagù e dal Ceo Nicolà Landini, risultano innovativi rispetto a quelli tradizionali, basati sull’analisi di materiale organico prelevato da tessuti umani, in quanto meno invasivi e più precisi per il paziente. E’ sufficiente una semplice analisi di gas volatili nelle feci del paziente per individuare il tumore al colon retto. Il primo prototipo, Scent A1, sta completando la fase di test per ottenere dati statistici che permettano di ottenere la certificazione medica dello strumento a livello europeo.

Il «Premio dall’idea all’impresa», riservato ai giovani fino a 35 anni, è invece andato a un’altra società nata in accademia che usa la tecnologia e i sensori per produrre valore: la milanese Proxentia realizza un sistema innovativo di qualità per l’agroalimentare. 

La Proxentia, nata nel 2011 con uno spin-off dell’Università di Milano, punta a rivoluzionare i controlli rapidi per i settori del vino, del latte e dei cereali utilizzando uno strumento semplice, da usare nei luoghi di produzione o stoccaggio, in grado di restituire una carta d’identità del prodotto trasportato. L’azienda produce tre elementi: il lettore, un set di cartucce monouso per i rilievi, e infine un software per smartphone, tablet o laptop. Dopo venti minuti dall’inserimento della cartuccia, il lettore invia i risultati direttamente sull’app collegata. L’azienda ha ricevuto un riconoscimento in denaro del valore di 50mila euro e un periodo di affiancamento presso l’incubatore M31.

La stessa Proxentia e BabyGuest sono inoltre i vincitori del Premio speciale UniCredit Start Lab, che prevede percorsi di affiancamento dedicati del valore di 150mila euro. Watly, Faberest, Remidi si aggiudicano invece tre premi del valore di 50mila euro l’uno.

 

 

 

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