Milano 28 Novembre – All’età di 67 anni è scomparso Luca De Filippo, attore e regista teatrale, figlio del grande Eduardo. Era stato ricoverato solo pochi giorni fa, ma subito gli era stato diagnosticato un male incurabile.
Luca De Filippo era nato a Roma nel 1948 dalla relazione tra il padre e la soubrette Thea Prandi. I funerali laici si svolgeranno lunedì 30 novembre dalle 14 alle 18 al Teatro Argentina di Roma. Ieri sera si è tenuto un minuto di silenzio in tutti i teatri italiani.
L’attore aveva iniziato a recitare da bambino: a soli sette anni il padre lo fece debuttare nel ruolo di Peppeniello nella commedia Miseria e nobiltà del nonno Eduardo Scarpetta. Nel giro di poco tempo Luca perse la mamma e la sorella Luisella di soli dieci anni. A dodici anni il piccolo Luca si ritrovò solo con un padre anziano, all’epoca Eduardo aveva 60 anni,”Mi portava alle pomeridiane e mi scriveva delle particine per tenermi con sé in scena. Ricordo per esempio un Sabato domenica e lunedì. Nel primo atto portavo la spesa a donna Rosa che preparava il ragù. Lei mi domandava come distinguevo le diverse liste di cibo sul foglio se non sapevo leggere. La mia battuta era: ‘Faccio i disegni, donna Rosa un fiore, il signore accanto le corna perché sua moglie lo tradisce”. Battute di cui non è rimasta traccia nei testi ufficiali.
Il suo vero debutto teatrale è però a vent’anni con Il figlio di Pulcinella con uno pseudonimo, Luca Della Porta, perché non vuole apparire un “raccomandato”. Col padre lavora sia in teatro che in tv in varie commedie eduardiane, Filumena Marturano, Non ti pago, Il sindaco del rione Sanità, Napoli milionaria!, De Pretore Vincenzo, Le bugie con le gambe lunghe, Uomo e galantuomo, Natale in casa Cupiello, Gli esami non finiscono mai, Le voci di dentro, Sik-Sik l’artefice magico, Gennareniello, e ancora Dolore sotto chiave, Quei figuri di tanti anni fa, Ditegli sempre di sì, Chi è cchiù felice e me, il pirandelliano Berretto a sonagli e in alcune commedie di Eduardo e Vincenzo Scarpetta (‘O tuono ‘e marzo, Na santarella, Tre cazune fortunate).
Quando il padre si ritira, nel 1981, Luca fonda una propria compagnia teatrale, “La compagnia di teatro di Luca De Filippo”, con cui interpreta buona parte delle commedie paterne e degli Scarpetta: dirige e recita Uomo e galantuomo, Non ti pago, Il contratto, Penziere mieje (recital di poesie di Eduardo in parte musicate da Antonio Sinagra), Ditegli sempre di sì (la sola regia) e L’Arte della commedia con Umberto Orsini coprotagonista. Realizza anche un’opera di Pasquale Altavilla ‘A fortuna e Pulicinella e il Don Giovanni di Molière e nel 1990 dirige Umberto Orsini in Il piacere dell’onestà di Pirandello. Per la regia di Armando Pugliese interpreta O’ scarfalietto, Ogni anno punto e daccapo, Questi fantasmi, Tartufo di Molière, La Palla al piede di Feydeau e nell’estate del 2009 interpreta il ruolo di Malvolio in La dodicesima notte.
Non interpreta però solo teatro napoletano e non solo classici. Nel 1990-91 è interprete di La casa al mare di Vincenzo Cerami, di cui cura anche la regia, nel 1992-93 di Tuttosà e Chebestia, nel 1993-94 di L’esibizionista (testo e regia di Lina Wertmuller), nel ’97 di L’amante di Harold Pinter (con Anna Galiena), nel 99-2000 deIl suicida (libero adattamento di Michele Serra da Nicolaj Erdman, regia di Armando Pugliese), nel 2001-02 di Aspettando Godot di Samuel Beckett. Ha lavorato con Lina Wertmuller anche alla versione filmata di Sabato, domenica e lunedì, distribuito sui mercati di lingua inglese. Altri adattamenti televisivi sono stati Quel negozio di Piazza Navona, Naso di cane e Mannaggia alla miseria. Nel 2010 ha ricevuto il Premio De Sica come migliore attore teatrale, anno in cui ritorna alla regia con lo spettacolo Le bugie con le gambe lunghe di Eduardo, nel ruolo del protagonista.
Al cinema, dove è stato il padre di Silvio Muccino nel film di Gabriele Muccino, Come te nessuno mai, il suo ultimo ruolo è stato nel film di Gianfranco Cabiddu La stoffa dei sogni, con Sergio Rubini e Ennio Fantastichini. Il film è un omaggio alla commedia napoletana con la storia di una modesta compagnia di teatranti che naufraga con dei pericolosi camorristi sulle coste dell’Asinara, isola-carcere del Mediterraneo.
Circa un mese fa aveva debuttato a Napoli con il suo nuovo spettacolo, Non ti pago, ma era stato costretto a lasciare la scena a causa della malattia che lo ha portato alla morte.
“La scomparsa di Luca De Filippo ci priva di un grande interprete della scena italiana, autentico erede della tradizione napoletana capace di portare la sua verve non solo nel repertorio classico ma anche in quello contemporaneo conducendo una vita nel teatro, con il teatro, per il teatro”. Così il primo commento, quello del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. “E’ stato un artista in grado di cimentarsi in diverse espressioni artistiche – ha aggiunto – esplorando con efficacia anche i linguaggi cinematografici e televisivi”.
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