Trovato l’accordo sul prezzo del latte (ma solo per tre mesi)

Approfondimenti Lombardia

Milano 30 Novembre –  “La valutazione la lascio agli addetti ai lavori: se hanno scelto di firmare un accordo a queste condizioni, avranno avuto le loro ragioni. Nel merito prendo atto che non si è risolto il problema: si tratta di un prezzo incrementato su base storica sul listino Parmalat, non sono stati fatti passi avanti sul tema dell’indicizzazione né sul piano delle regole. Sono abbastanza preoccupato che l’agricoltore si accontenti dell’elemosina e non guardi la prospettiva“. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava,fava-gianni-ev a Cremona in occasione dell’evento Coldiretti ‘La forza amica del Paese’, commentando l’intesa raggiunta ieri sul prezzo del latte.

Un accordo di tre mesi vuol dire che domani siamo ancora qui. E domani qualcuno dovrebbe cominciare a riprendere le trattative: o aspettiamo di ritrovarci a febbraio con la situazione che abbiamo vissuto tutto l’anno? Se il mondo agricolo è contento – spiega Fava – allora va bene così. Regione Lombardia una mano l’ha sempre data, ma noi abbiamo strumenti diversi, che stanno dentro il Psr e con questi siamo pronti a fare tutto quello che la normativa ci consente. Quello che non va fatto – conclude l’assessore lombardo – è creare aspettative di altra natura. Si è scelto di operare l’utilizzo di tutti i fondi che ci erano stati messi a disposizione dalla Ue solo per il latte pagando una cifra pro quota per litro prodotto, mentre abbiamo completamente abbandonato i settori delle carni bovine e suine. Se son contenti così“.

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