Ufficio nuove complicazioni di Pisapia: tocca allo Sport

Fabrizio c'è Milano

Milano 11 Dicembre – Un ennesimo, complicato, lunghissimo regolamento sta per abbattersi sulla città di Milano. La giunta vuole approvare un ” Codice Etico ” dello Sport. In pratica tutte le società sportive dovranno sottoscrivere una trentina di pagine di principi solenni (dalla legalità alle discriminazioni, al rifiuto di ideologie violente) e, soprattutto, produrre tonnellate di nuova documentazione sulla propria attività, sulle proprie finanze, sui propri soci e dirigenti.

In pratica mentre centinaia di società sportive dilettantistiche si dannano l’anima per far fare quella pratica sportiva che né il Comune né la Scuola garantiscono ai nostri ragazzi, il Comune omniscente e iperdirigista di Pisapia vuole mettere sotto controllo i poveri dirigenti delle società sportive. E obbligarle a sottoscrivere il Codice per avere impianti in concessione.

Chi fa il dirigente sportivo, quasi sempre svolge tali attività per volontariato e con grande passione e spirito di sacrificio; ora dovrebbe compilare nuove scartoffie che nessuno mai leggerà mentre il Comune non costruisce un impianto che sia uno, è in ritardo su tutti i suoi lavori (vedi Palalido) e non sostiene né finanziariamente né con agevolazioni tariffarie o altro le suddette società.

Tutto ciò poi sarebbe motivato da un caso, ben noto, di infiltrazione mafiosa nella gestione del centro sportivo Iseo concesso dal Comune a privati. La lotta a queste infiltrazioni non è solo condivisibile ma assolutamente necessaria e prioritaria. Che però debba essere materia su cui il Comune legifera, in presenza di una magistratura e una prefettura che possono già operare con ben più efficaci strumenti, è proprio il frutto di una cultura sia burocratica che velleitaria.

Ognuno deve svolgere il suo compito: il Parlamento fa le leggi, la Magistratura applica le leggi e i Comuni hanno il compito di promuovere direttamente o indirettamente (meglio ancora secondo la nostra visione di sussidiarietà) la pratica sportiva. E le società sportive sono la salvezza di tante periferie e devono essere aiutate e non ostacolate.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

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