Milano 13 Dicembre – Le misure del governo per la sicurezza? La defiscalizzazione delle porte blindate, provvedimento, per altro, proposto da Forza Italia. Mentre in commissione va avanti l’esame della manovra, delle misure annunciate dal premier Matteo Renzi «non c’è traccia», come denuncia la deputata leghista Berbara Saltamartini.
C’è, però, la defiscalizzazione delle porte blindate. A spiegarlo è lo stesso presidente del Consiglio. «Stiamo studiando – dice Renzi – un meccanismo molto semplice per la defiscalizzazione per chi vuole installare una porta blindata. È giusto che chi vuole sentirsi più sicuro possa farlo». Un’idea avanzata dal vicepresidente della Camera in quota Forza Italia Simone Baldelli. «Renzi dice che vuole defiscalizzazione porte blindate? È nel mio emendamento alla legge di stabilita, il governo lo accolga». Il deputato azzurro ha presentato due modifiche alla legge di stabilità in discussione in commissione Bilancio a Montecitorio. La prima porta al 100% la detrazione fiscale per la messa in sicurezza e il controllo delle abitazioni, la seconda prevede detrazioni fiscali per le spese sostenute dai condomini per sistemi di vigilanza privata.
Sul tema dei fondi alla sicurezza i deputati della Lega Barbara Saltamartini, Roberto Simonetti, Nicola Molteni e Guido Guidesi attaccano il governo per le promesse non mantenute. «Incredibile! Dopo giorni di commissione, del tanto sbandierato pacchetto sicurezza promesso da Renzi non c’è traccia – spiega la Saltamartini – I cittadini però non devono temere: infatti per promuovere la sicurezza il Pd ha deciso di istituire un fondo da tre milioni all’anno per lo studio delle culture dell’Africa e dell’Oriente». Un provvedimento che ovviamente non va giù al Carroccio: «Ma cosa significa? Che li pagano per non farsi saltare in aria? È demenziale, questo governo non conosce vergogna».
Maurizio Gasparri (FI) invita a riflettere sulle guardie di frontiere: «Mentre Renzi sulla sicurezza fa solo chiacchiere, non presenta proposte specifiche e non destina risorse adeguate al personale e alle varie esigenze, valuteremo con attenzione la proposta che viene dall’Ue per la costruzione di guardie di frontiera europee. L’Italia è molto interessata a questa iniziativa. Purché serva a respingere clandestini. Vogliamo che si discuta con immediatezza in Parlamento, i ministri competenti riferiscano».
Daniele Di Mario (Il Tempo)
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