Milano 13 Dicembre – Giochi e proteste. Divertimento e malcontento. È tornato il «Villaggio delle Meraviglie». L’obiettivo (sulla carta) è di «diffondere un clima di festa con spettacoli e speciali novità tutte da scoprire», sintetizzano gli organizzatori. Eppure c’è ben poco di clima natalizio, di show e attrazioni mozzafiato, di pirotecniche luminarie. Trionfa, piuttosto, il basso profilo. Ecco perché la nona edizione dell’evento, che anima il centro città ed è allestito all’interno degli storici giardini Indro Montanelli di Porta Venezia, è cominciata sotto il segno delle polemiche. Inaugurato nel «ponte» dell’Immacolata, subito preso d’assalto da bambini e famiglie, il «Villaggio delle Meraviglie» finora ha incassato più bocciature che promozioni. E non a caso ha fatto storcere il naso a non pochi genitori: «I prezzi sono troppo alti», «Le code per i biglietti sono chilometriche» e «La qualità delle attrazioni è da rivedere. Come le luminarie». Così il coro di mamme e papà. Mentre i lunghi tempi d’attesa fanno smarrire la pazienza ai più piccoli. Anche quest’anno è tornato il «Villaggio delle meraviglie», ideato e organizzato da ambraorfei.it e Orizzonte Eventi, con il sostegno dell’assessorato Sport e Tempo Libero, che vivacizzerà il centro città fino al 10 gennaio.
Dopo il successo dell’anno scorso (30 mila presenze) confermate la doppia pista di pattinaggio (coperta e riscaldata) per adulti e bambini (7 e 5 euro l’ora), il cinema in 5 D (3 euro per proiezione), il Pesca il Pinguino (da 6 e 10 euro), la giostra (una corsa 2 euro), l’autoscontro (una corsa 3 euro) e il Ponte Tibetano Mixtreme (5 euro), con i bambini dai sei anni in su imbragati come alpinisti lungo il percorso sospeso. Immancabili le animazioni con elfi, laboratori e spettacoli con ospiti a sorpresa. Tante anche le attività come la baby dance, il truccabimbi e la scuola di circo con l’elfone. Spazio inoltre allo street food dolce e salato per allietare il palato. Senza dimenticare la solidarietà: perché il Villaggio sosterrà l’Associazione Italiana Rett, che aiuta le bambine, ragazze e donne affette dalla Sindrome di Rett, una grave malattia neurologica. Una serie di iniziative e attrattive che calamitano i bambini, con tanto di fila davanti alla Casa di Babbo Natale e per il Francobollo Magico del «servizio postale» degli elfi di Babbo Natale. Eppure, tra i numerosi giudizi positivi sull’evento, non mancano anche i genitori che esprimono delle critiche, convinti che si poteva fare di più e meglio, con un occhio anche al costo dei biglietti.
Paolo Marelli (Corriere)
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