Milano 15 Dicembre – Via Pietro Crespi. In trenta minuti i militari del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Milano hanno tratto in arresto, per rapina aggravata, un 31enne tunisino, pregiudicato e clandestino e hanno sottoposto a fermo, per ricettazione in concorso, altri due cittadini tunisini, di 30 e 44 anni, anch’essi pregiudicati e clandestini.
L’intervento è scaturito dalla richiesta d’aiuto giunta – tramite numero d’emergenza – alla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Milano da parte di un giovane modello 22enne, italiano, che ha raccontato di essere stato aggredito in strada da un uomo che si era rintanato all’interno di un condominio poco distante dal luogo del misfatto. Immediatamente sono state inviate sul posto le “gazzelle” del Nucleo Radiomobile che, grazie alle puntuali indicazioni della vittima, visibilmente scossa, hanno individuato un appartamento di via Crespi nr. 10, al cui interno hanno sorpreso l’autore dell’aggressione ed altri due suoi connazionali. Il rapinatore aveva ancora addosso l’Iphone, dal quale aveva già rimosso la sim card per evitare la localizzazione dell’apparato. Nell’abitazione, i militari hanno rinvenuto capi di abbigliamento, completi di etichette, attrezzi da lavoro, una play station 4, due tablet, un navigatore satellitare e tre telefoni cellulari, di provenienza furtiva. In particolare, nel procedere agli accertamenti, uno degli operanti si è ricordato di avere effettuato, la sera prima, in zona via Padova, un intervento presso l’abitazione di un milanese che rincasando, aveva trovato la casa a soqquadro. Il 39enne vittima del furto in abitazione aveva riferito di avere notato un “ragazzo” uscire dal condomino; al termine delle verifiche quella persona è risultata uno dei tre malfattori sorpresi all’atto dell’irruzione in via Crespi. Ed inoltre, da ulteriori verifiche, è emerso che l’aggressore del 22enne, all’atto della rapina, indossava un piumino ed un cappellino, di proprietà del 39enne impiegato di via Padova, sottrattigli nel furto del 12 dicembre u.s.
In giornata, i tre malfattori saranno condotti dinanzi l’Autorità giudiziaria per la celebrazione del rito direttissimo. Proseguono gli accertamenti per stabilire la provenienza della refurtiva ritrovata.
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