Gli chiudono il credito bancario e lui si dà fuoco davanti alla villa di Berlusconi

Lombardia

Milano 15 Dicembre – È titolare di un’agenzia pubblicitaria di Cagliari con 12 dipendenti e rischia la crisi, così ha spiegato lui stesso ai carabinieri, per un’improvvisa chiusura del credito bancario, il trentenne che si é dato fuoco davanti alla casa di Berlusconi. Due giorni fa, ha spiegato, la banca avrebbe drasticamente ridotto il suo fido bancario, esponendo la società al rischio collasso.

Secondo quanto il giovane, Claudio Usala, ha raccontato ai carabinieri di Monza che lo hanno soccorso, la sua società, la “V-connect” di Cagliari, non sarebbe in crisi ma anzi in piena espansione, se non fosse che due giorni fa la banca avrebbe drasticamente ridotto il suo fido bancario, esponendo la società al rischio collasso. Non avendo interlocutori il giovane, padre di un bambino piccolo, sarebbe rimasto preda della disperazione e avrebbe deciso di uccidersi dandosi fuoco come atto dimostrativo. Ancora non è’ stato chiarito perché abbia scelto di farlo davanti alla villa di Silvio Berlusconi ad Arcore.

L’uomo èarrivato a Villa San Martino ad Arcore (Monza) e davanti ai cancelli della villa di Silvio Berlusconi si é dato fuoco, verso le 10 di stamani. I carabinieri addetti alla vigilanza della via lo hanno gettato a terra e sono riusciti a spegnere le fiamme. L’uomo, un italiano di circa trent’anni non ancora identificato, è stato trasportato all’ ospedale Niguarda di Milano. Durante i soccorsi non ha fornito spiegazioni sul suo gesto.

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