Milano 18 Dicembre – Ieri a Bernate Ticino, in provincia di Milano, non ce l’ha fatta la donna che, dopo aver sparato al marito, ha rivolto l’arma contro se stessa. Sono stati del tutto inutili i soccorsi, per una tragedia che si è consumata in pochi secondi di follia. Lui è stato ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale di Magenta. Il drammatico fatto è accaduto in una bella villa al confine con Boffalora, chiamata ‘Il guardino incantato’, verso le 13 di giovedì 17 Dicembre, quando la nipote ha avvertito dei colpi d’arma da fuoco provenire dal bagno. Subito ha chiamato la madre, la quale ha allertato i soccorsi. La scena che si è presentata agli occhi di coloro che sono entrati nel bagno era agghiacciante. L’uomo, l’avvocato milanese Roberto Marsi di 70 anni, avrebbe detto: “Mia moglie mi ha sparato ai genitali”. Lei, Maria Luisa Mazzanti di tre anni più giovane, era riversa a terra colpita da due colpi d’arma da fuoco, uno all’addome e l’altro più in basso. La donna era già in arresto cardiorcircolatorio e a nulla sono valsi i disperati tentativi di rianimarla. Per terra una pistola a tamburo regolarmente detenuta dal legale. L’uomo è stato soccorso sul posto e in seguito accompagnato in ospedale di Magenta in codice giallo. Cosa sia veramente accaduto in quella stanza saranno i periti investigativi dell’Arma a chiarirlo. Certamente la prova del guanto di paraffina sarà fondamentale.
Al momento l’unica versione su cui ci si basa è quella del marito. Sembrerebbe che la donna fosse “affetta da sindrome bipolare”. Appena accaduto il fatto sono arrivati sul posto numerosi mezzi di soccorso, oltre ai carabinieri di Magenta e Abbiategrasso.
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