Milano 8 Gennaio – I rom di via Idro continuano a lanciare appelli affinché non si chiuda il “loro campo”. Oggi è stata pubblicata una lettera sul Fatto Quotidiano, da parte delle famiglie del campo e della consulta rom e sinti, nella quale si lamentano affermando che in caso di sgombero “dovranno abbandonare le loro case, i loro beni, le loro attività, legami e affetti” e addirittura osano dire che “si sono inseriti, hanno creato rapporti con il quartiere nel quale vivono regolarmente”.
Risulta piuttosto singolare leggere di abbandono di beni (di che tipo e di quale provenienza?), attività (quali? quelle legate alla criminalità?) e di integrazione e rapporti con il quartiere (i residenti in zona non vedono l’ora di veder chiusa l’esperienza del campo rom).
Sono ricostruzioni piuttosto fantasiose e che si scontrano con la realtà: i rom invece di scrivere lettere piagnucolose avrebbero dovuto intervenire sui molti (la maggioranza) che dal campo partivano per commettere crimini nei quartieri limitrofi. Non possono appellarsi al buon cuore del Sindaco dopo che i loro comportamenti di mancata integrazione e dedizione ad attività criminali li hanno portati a essere giustamente mal sopportati dai residenti in zona e costretto persino il Comune ad annunciare lo sgombero.
Fanno breccia solamente nella sinistra più estrema che si sta organizzando per tentare di rallentare l’operazione. I mal di pancia a sinistra lasciano veramente sbigottiti: il campo è indecente, le condizioni igieniche sono scandalose. Non c’è alcun motivo logico per tenere in piedi questa situazione da terzo mondo che impatta in maniera drammatica sulla zona. Furti, scippi, aggressioni, rapine sono una costante legata ai criminali del campo.
I cittadini del q.re Adriano, di Crescenzago e Via Padova sono stanchi dei distinguo della sinistra che continua a litigare sul trasloco dei rom verso soluzioni abitative sicuramente dignitose. Il campo doveva essere sgomberato già ai primi di dicembre e di sicuro la sinistra garantirà alternative abitative, borse di lavoro e servizi che tanti italiani in difficoltà si sognano purtroppo.
Auspichiamo un rapido intervento per liberare la zona dai tanti delinquenti che affollano il campo e chiediamo uno stop alle polemiche e ai tentativi patetici di Sel e comunisti di ostacolare, se non per motivi ideologici, l’allontanamento dei rom.
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