Alcune novità nella Legge di Stabilità 2016

Approfondimenti

Milano 8 Gennaio – Sono diverse le novità contenute nella Legge di Stabilità entrata in vigore il primo gennaio 2016. Eccone alcune:

Tasse

Abolita l’IMU per tutti i terreni agricoli posseduti da imprenditori professionali e coltivatori diretti, indipendentemente dalla loro ubicazione. Abolita anche  per i macchinari fissi al suolo delle imprese (gli “imbullonati”).

Aliquota ridotta all’1% per gli immobili invenduti delle imprese edili. Per le imprese agricole, c’è anche l’abolizione dell’IRAP.

Modifiche al regime dei minimi

E’ terminato il periodo transitorio durante il quale era ancora possibile aderire al vecchio sistema con aliquota al 5%, dal primo gennaio chi apre partita IVA deve necessariamente iscriversi al nuovo regime forfettario con aliquota più alta, al 15%, ma un diverso modo di calcolare l’imponibile, con un sistema di coefficienti che cambiano per le diverse attività economiche. Per i liberi professionisti, il tetto di reddito per poter entrare e restare nel regime dei minimi è stato portato a 30mila euro. Rientrano nel Regime dei minimi anche i lavoratori dipendenti (nel caso in cui aprano un’attività), purché il reddito dell’anno precedente sia al massimo pari a 30mila euro.

Cambia il Regime dei minimi per le start-up: si applica nei primi quattro anni, con aliquota al 5%, mentre la precedente norma prevedeva un’agevolazione per i primi due anni di attività, abbattendo l’imponibile di un terzo.

Lavoro

Prorogato per il 2016 lo sconto contributivo sulle assunzioni a tempo indeterminato delle imprese, ma al 40%, quindi in misura ridotta rispetto allo scorso anno. Riguarda i contratti a partire dallo scorso primo gennaio, per un periodo massimo di 24 mesi (due anni).

Commercio

Sale a 3mila euro la soglia per l’utilizzo del contante, che resta però a mille euro per i trasferimenti tramite money transfer e per i pagamenti della pubblica amministrazione (quindi, fra le altre cose, per il pagamento delle pensioni).

Obbligo di POS

Negozi e professionisti sono obbligati ad accettare pagamenti con bancomat e carte di credito anche per micro importi, superiori ai 5 euro. Sparisce dunque la precedente soglia dei 30. La norma prevede un’eccezione per i casi di oggettiva impossibilità tecnica. Sarà un decreto ministeriale attuativo, atteso entro febbraio 2016, a stabilire con precisione i criteri attuativi e le regole di armonizzazione con la direttiva europea sul tetto massimo alle commissioni interbancarie pari allo 0,3% del valore dell’operazione per le carte di credito e allo 0,2% per i pagamenti via bancomat.

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