Milano 10 Gennaio – E’ stato un duello maschio, spigoloso tra l’irrealtà programmatica di Sala e la voglia di continuità di Majorino. Il segno di come si possano usare parole lontanissime dalla realtà per Sala e il desiderio di valorizzare la gestione amministrativa di cui ha fatto parte per Majorino. Il grande manager e il politico di lungo corso. La dialettica al servizio dell’aria fritta. Le periferie sono la domanda chiave. Sala “Sulle periferie, credo si debba guardare alto affrontando i grandi temi a livello di città metropolitana, mentre guardiamo basso per le questioni di gestione più quotidiana e spicciola ma essenziale. Il tema della casa è centrale e non possiamo fare promesse a vanvera: servono tantissimi soldi e bisogna trovare gli strumenti, che esistono, per arrivare a questo scopo.” E più che una soluzione sembra una constatazione e un pio desiderio. Majorino ha imparato la lezioncina, dopo cinque anni di abbandono “Noi di sinistra non possiamo stare tranquilli finché ci sono 9.500 case senza persone e 21 mila persone senza un casa: finché non risolviamo questo problema non possiamo pensare di sentirci appagati. Il cuore della sfida è riprogettare quei quartieri cercando insieme anche gli strumenti economici più adeguati per sostenere i necessari investimenti.” Ma perché non hanno trovato soluzioni se oggi ammettono che il problema esiste? Poi la parola Inclusione li accomuna, la proclamazione dei diritti di genere li vede proiettati insieme verso un futuro glorioso. Un futuro che parla, un oggi che fa. Iniziando dall’esclusione della Balzani, giusto per far capire come le parole sono parole e i fatti sono altri, a sinistra. E la Balzani, (riferisce R.it Milano) giustamente reagisce “l’invito che l’assessore al Welfare le ha rivolto nelle ultime ore per organizzare un faccia a faccia, in realtà sarebbe la “prova” dell'”errore” di aver voluto “un confronto esclusivo”, che “dà un po’ la cifra di un modo di intendere la politica tanto inclusivo a parole, quanto esclusivo nei fatti”. Anche perché, annota in modo critico, “i due hanno trovato una grande intesa per fare il primo confronto senza di me. Questo è indubitabile”. E accusa Sala di ammiccare alla destra, soprattutto a CL, ma “Ma poi credo che alla fine gli elettori sappiano distinguere e sappiano in qualche modo premiare o punire gli atteggiamenti leali o di opportunismo”.
Insomma una frittata con due uova perché il terzo uovo non è maschio?