Milano 13 Gennaio – Incontro il dottor Cugliari nel suo studio. Le pareti di un bianco brillante e la scrivania di chi ha del lavoro un amore tenero e sicuro. Vi confesso che all’inizio ero diffidente. Davvero serve ricominciare un cammino che, apprendiamo dai tribunali, non si è mai interrotto? Non è una domanda facile, non ci sono risposte scontate. Da questa intervista mi pare di capire che, alla fine, siamo in uno stato molto più alto della semplice politica. È la storia d’amore di un gruppo di uomini e donne che il tempo non piegato e che non sono mai state allontanate dal proprio obiettivo. Un’Italia libera, giusta e democraticamente Cristiana, sotto le domande e le risposte di una storia non comune, così come mi è stata raccontata da un uomo non comune.
1) Come scrisse Einaudi, nel primo articolo dopo la caduta del fascismo sul Corriere della Sera, dove eravamo rimasti? Da che punto ricomincia la Storia della Democrazia Cristiana?
Dopo l’avvento di tangentopoli sono attualissime le parole “dove eravamo rimasti?” del grande Einaudi e noi DC dopo la sentenza della Cassazione a Sezioni Unite Civili che in uno dei tre punti del PQM sentenzia che il Partito della DC non è mai stato sciolto e che né il PPI ne il CDU, ne Sandri, né Pezza né altri possono usarne né il nome né il simbolo né possono essere considerati continuatori né eredi giacchè essa non si è mai estinta. Dove eravamo rimasti? A quella maledetta riunione in cui Martinazzoli ed i disertori hanno tentato di chiudere il Partito della DC ed ora tocca a noi DC, mai pentiti e non disertori, dopo aver trascorso quasi 18 anni nelle aule di Tribunale, impegnarci a dare vita politica al nostro glorioso Partito. Per questo ce si siamo Costituiti in Comitato Nazionale dei soci DC iscritti del 92/93, ultimo tesseramento valido, e con molte difficoltà, tra cui il silenzio assordante di giornali e televisioni, stiamo creando le condizioni per un nuovo corso della DC raccontando ai giovani la storia della DC, la sua diaspora, i suoi meriti, la sua capacità di sintesi e di mediazione per il bene comune dell’Italia e degli italiani, delle sue correnti interne che erano il sale della dialettica e della democrazia.
Personalmente non ho ambizioni, il mio unico obiettivo e quello di vedere ancora la DC al posto che le compete sulla scena politica, guidata dai giovani che sono e saranno il presente ed il futuro del Partito e dell’Italia tutta. I giovani sapranno guidare il nuovo corso della DC e sapranno stare al passo coi tempi, a noi spetta il compito di stare al loro fianco, dare loro la nostra esperienza, la nostra memoria storica ed il nostro incondizionato supporto. Lo dobbiamo fare per i nostri figli ed i nostri nipoti ai quali abbiamo il dovere morale di consegnare un paese libero e democratico, che guarda al bene comune e non agli interessi di pochi e quel che è peggio agli interessi dei poteri forti.
2) Dopo le vicende e le lotte interne, che fine hanno fatto valori ed idee? Come si sono adattati allo scorrere del tempo?
Dopo la brutta vicenda tangentopoli Martinazzoli avrebbe dovuto fare pulizia, allontanare tutti coloro che si erano resi incompatibili con i valori della DC invece di pensare di chiudere la DC, per fortuna senza riuscirvi. Oggi dopo 20 anni di assenza dalla scena politica è complicato e laborioso ritornare senza soldi e senza sponsor, comunque ci proviamo. I valori e le idee sono sempre gli stessi e rimangono traccia indelebile.
Il grande ostacolo per rilanciare la DC oggi è il patrimonio, cosa che a noi non interessa, perché i disertori temono una eventuale azione di recupero così come dice la Cassazione nel suo PQM.
3) C’è un grande passato nel nostro futuro?
Nel nostro futuro c’è la nostra storia, ci sono i nostri valori irrinunciabili, c’è la dottrina sociale cristiana, c’è la nostra laicità e ci sarà la storia che i giovani Democratici Cristiani scriveranno con il nuovo corso della DC nel rispetto dei valori irrinunciabili che gli noi trasferiremo. Non ci saranno i vecchi tromboni in cerca della poltrona in virtù del loro trascorso per loro il tempo è finito, per loro non cè più spazio, oggi il Partito è e sarà dei giovani DC che in passato erano la LIBERTAS
Quello che mi dispiace è il silenzio assordante dei giornali e delle televisioni, che pare abbiano ricevuto il dictat di non parlare della DC. Mi dispiace si ma li capisco, a loro ed a chi li comanda, non conviene parlare della DC, loro devono incensare l’attuale Partito di governo, il PD, che di democratico ha solo nome e sanno perfettamente che il ritorno della DC segnerà per loro il ritorno all’opposizione perenne
4) Per le elezioni a Milano 2016 ci sarete? Con chi?
Alle elezioni di Milano 2016 ci stiamo pensando perché non siamo ancora pronti presentarsi alle elezioni a Milano è un compito gravoso ed oneroso, noi pensiamo di esserci, se riusciremo a fare una lista di candidati credibili e spendibili sia per il Consiglio Comunale che per i Consigli di Zona ora chiamati Municipi e se, compito assai più gravoso, riusciremo a raccogliere le (maledette) firme che servono per partecipare alla competizione elettorale.
Con chi? È una bella domanda. Lei deve sapere che la DC è sempre stata catalizzatrice e trascinatrice ed erano gli altri che stavano con la DC non il contrario. Noi contiamo e speriamo di essere in lizza per governare la città, ovviamente da soli se qualcuno non si allea con noi poi al ballottaggio, se ci sarà, bisogna far parte di una coalizione. Valuteremo i programmi delle forze in campo e la coalizione che terrà conto del nostro programma del bene comune dei milanesi ci vedrà insieme, caso contrario meglio soli che male accompagnati.
5) Cosa vi differenzia, nelle proposte per la città, dalle attuali formazioni centriste?
Prima di tutto bisogna capire quali sono le attuali formazioni centriste, visto e considerato che oggi si richiamano ai valori della DC chiedete a loro che senso ha chiamarsi con un altro nome quando la DC è presente? La lunga e gloriosa storia della DC, non mi pare poca. Caso mai la domanda è più appropriata se rivolta a loro così ci spiegano le, eventuali differenze. Le attuali formazioni centriste raccolgono tra le loro fila i così detti trombati che non trovano posto altrove e pur di galleggiare si richiamano ai valori della DC, usando un altro nome pensando, così, di carpire il voto deo cittadini ma con noi in campo questo non accadrà. Sono certo che i cittadini milanesi sanno che loro voto alla DC non è un voto sprecato.
6) Quali saranno le prossime iniziative per la città?
Sono in programma diverse iniziative: incontri con i cittadini milanesi per spiegare loro cosa vogliamo fare per la città, che il nostro programma si occuperà di tutta la città, non solo del quadrilatero come ha fatto la Giunta Pisapia, della famiglia come è giusto che sia, delle esigenze abitative, dei separati che prima della separazione conducevano una vita dignitosa e con la separazione moltissimi vivono in condizione di povertà e disagio, delle persone che hanno perso il lavoro non ne trovano un altro per la crisi o per l’età restituendo loro la dignità impiegandoli nei lavori socialmente utili. Vede per noi l’Amministrazione comunale è come una grande famiglia e come tale si deve occupare dei propri cittadini.
Milano deve ritornare ad essere la gloriosa e grande città metropolitana com’era riconosciuta in tutto il mondo, deve avere le strade erano pulite, ll vietato calpestare e le aiuole, i cittadini la sera devono poter uscire di casa tranquilli, passeggiare in galleria, salotto di Milano, con i piano bar che allietano passanti ed avventori con la loro musica. Questa è la Milano che mi piace rivedere, questa è la Milano che vogliamo non la Milano dai due volti una di serie A ed una di serie B. Milano vive oggi tra l’indolenza e l’indifferenza per la incapacità di questi politicanti.
7) ci racconta qualcosa di lei?
Mi sono iscritto alla DC all’età di 15 anni ed ho iniziato la mia lunga gavetta, si, allora si faceva la gavetta prima di ogni altra cosa, oggi nascono tutti generali senza le truppe, ho fatto parte del comitato di quartiere e nel 1975 A Milano è nata la 1° giunta di sinistra, eletto Consigliere e capogruppo consiliare ho esercitato una ferma e durissima opposizione tanto da meritarmi l’appellativo di “fascistone della Zona 10”. Si i comunisti non erano abituati ad avere opposizione, ragione per cui chi non era con loro era essere fascista.
Durante il mandato ho subito angherie, minacce, aggressioni, danni alla macchina di tutto e di più, culminante il 7 giugno 1980, vigilia delle elezioni, con un attentato dinamitardo e sono ancora vivo grazie ad uno spazzino, zelante e scrupoloso, che visto un sacchetto di plastica sotto la mia macchina si è chinato per tirarlo fuori,dal sacchetto uscivano fuori dei fili ed ha capito che si trattava di una bomba eh ha chiamato la polizia.
Ovviamente la mia famiglia ha subito un trama, ed amici e familiari hanno tempestato i miei elettori di telefonate chiedendo loro di non votarmi, nonostante ciò, sono stato il primo dei non eletti.
L’8 maggio 1988 al Congresso cittadino per la segreteria di Milano con un lavoro di ingegneria matematica su 15 membri ne sono stati eletti 3 con il 7,5% che è stato determinante per ripredere il mio cammino politico all’interno nel Partito. Ho contribuito al referendum proposto da Mariotto Segni, come responsabile regionale. Quando Martinazzoli ha deciso di chiudere la DC ho seguito, le sue vicende giudiziarie fino alla sentenza della Cassazione che ha definitivamente acclarato che la DC non era mai stata sciolta. Dopo la Cassazione, per dare vita politica al Partito Il 30/3/2012 si è svolta a Roma una riunione della decaduta Direzione. Il 20 Ottobre 2012 abbiamo costituito Il Comitato Nazionale dei soci DC iscritti del 1992/93 e sono stato eletto Vice Presidente. A Novembre 2012 abbiamo celebrato il XIX Congresso Nazionale è sono stato eletto Consigliere Nazionale e membro della Direzione. Oggi, nel silenzio assordante di giornali e televisioni, per le elezioni comunali 2016 stiamo preparando una lista elettorale fatta da persone credibili e spendibili, se i cittadini milanesi hanno a cuore la loro città ci daranno il loro consenso. La DC da Milano ha iniziato il suo percorso nel lontano 1943, anno in cui sono nato e da Milano riprenderà il cammino..
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,