Milano 19 Gennaio – L’hanno violentata a turno. Uno dopo l’altro, senza lasciarle scampo, nonostante le sue urla. I suoi calci e l’estremo tentativo di sottrarsi a quella sorte così attroce.
Lei ha 27 anni. E’ nata in Ecuador ma vive in Italia già da diversi anni. Una storia identica a quella di tanti giovani latinomericani. Simile anche ai trascorsi dei suoi aguzzini, due peruviani fermati poche ore dopo i fatti dalla polizia. Un arresto lampo arrivato grazie alla denuncia immediata della vittima, che non si è fatta intimorire.
Teatro di questa storia di violenza illogica è il quartiere Corvetto di Milano. Sabato sera il trio di ‘amici’ va in discoteca. La giovane si fida dei suoi due accompagnatori tra i quali c’è anche il suo ex fidanzato. I tre, tutti incensurati e regolari, passano una serata normale tra musica balli e alcol.
Al termine della serata – secondo il racconto che la vittima fa alla polizia – i due uomini insistono per ‘scortarla’ fino a casa. Arrivati nell’appartamento della donna, però, l’atteggiamento amicale cambia repentinamente. L’ex fidanzato prova a baciarla. Il suo rifiuto fa scattare in lui una molla violenta. A cominciare la catena di stupri è proprio l’ex, un giovane di 26 anni. Le lacrime della donna e i tentativi di scappare non bastano a fermarlo. Anzi, appena finisce la sua ‘parte’, passa il testimone dell’orrore all’amico di 30 anni. Pochi istanti di crudeltà, prima di fuggire.
La ragazza chiama la polizia e chiede aiuto: “Mi hanno violentato”. La conferma delle parole della ventottenne arrivano anche dai medici dell’autorevole clinica Mangiagalli, dove viene medicata. Ormai è domenica mattina. Gli agenti iniziano una veloce ricerca dei peruviani, sono accusati di violenza sessuale. Li rintracciano nel primo pomeriggio. Erano nelle proprie abitazioni a smaltire la notte di bagordi. (MilanoToday)
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