A 5 mesi dalla fine spese a gò gò e nuovi consulenti

Milano

Milano 23 Gennaio – E’ il momento di fare un po’ di conti, di verificare come il Comune spende i nostri soldi, perché un vento allegro sembra attraversare i propositi di questa Giunta che conosce gli amici degli amici e le iniziative da cui si può trarre benefici. Chiara Campo su Il Giornale ci restituisce un quadro a dir poco discutibile: “Niente aumenti delle tasse e persino 80 milioni di euro in meno dalle multe nel 2016. La vicesindaco Francesca Balzani – ribattezzata lady tasse dopo le stangate record degli anni passati – in piena campagna elettorale per le primarie del centrosinistra aveva annunciato a fine dicembre un Bilancio di previsione 2016 soft per i milanesi.

E lo ha ribadito ieri ai consiglieri riuniti in Commissione a Palazzo Marino, visto che i conti approderanno in aula entro fine febbraio.

Un «bilancio spot»? Tempo al tempo. La vicesindaco assicura tra l’altro che il maxi-pacchetto da 100 milioni di dividendi dalle società partecipate usati per coprire il buco di Bilancio dal mese scorso si è già dimezzato: 50 milioni saranno sostituiti con gli oneri di urbanizzazione. Non accenna a calare nel 2016, ma anzi aumenta di 40 milioni la spesa corrente. Spese incomprimibili, è la formula di rito della giunta. Ma anche nel 2015 una serie di hanno smentito la linea. E a 5 mesi dalla fine del mandato si trovano risorse per foraggiare radio e associazioni amiche e arruolare persino nuovi consulenti. I casi esempi più recenti? Il Comune ha approvato un avviso pubblico lampo per trovare un «collaboratore esterno esperto» per supportare il lancio del concorso internazionale di progettazione di piazza Castello-Foro Bonaparte.

Concorso che – tanto per dire – se vincerà il centrodestra alle prossime elezioni Comunali si rivelerà assolutamente inutile: Forza Italia, Fdi e Lega hanno già annunciato che riapriranno al traffico piazza Castello. Altri 5.600 euro sono stati spesi per prolungare fino a fine dicembre il contratto di ufficio stampa alla società che ha gestito la comunicazione di Expo in città (anche se l’Esposizione ha chiusto i battenti il 31 ottobre). Le piccole associazioni sportive e del terzo settore che reclamano fondi e rimangono a bocca asciutta evidentemente non trovano a Palazzo Marino le stesse corsie preferenziali di altri soggetti che fanno più «tendenza» a sinistra.

É il caso del «Milanese Imbruttito». Una scelta singolare quella di promuovere una campagna di comunicazione sul Bilancio partecipativo da 4mila euro sulla pagina Facebook e il sito web che gioca sullo stereotipo del milanese sempre di corsa. La «direzione specialistica Comunicazione del Comune – si legge in delibera – impegnata nella ricerca di strumenti e modalità di comunicazione innovativi si è imbattuta tra le altre cose sulla pagina Facebook del Milanese Imbruttito». E «consapevole dell’attrazione che gode presso i giovani e non solo la comunciazione comica e satirica» ha deciso di acquistare spazi. Altri 24mila euro per interviste e programmi sono andati a Radio Popolare, l’emittente amica della sinistra che a dicembre ha festeggiato i 40 anni in piazza gae Aulenti (anche) con Giuliano Pisapia, Balzani e l’assessore-candidato Pierfrancesco Majorino per interviste e programmi. Assegnati post-evento nell’ultima giunta del 2015 una lunga serie di contributi: dai 3mila euro per il festival Lesbiche Fuorilsalone ai 30mila euro alla Federazione italiana biliardo sportivo.”

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