Milano 29 Gennaio – Un grande classico del teatro ritorna in scena al Teatro Franco Parenti, infatti nella Sala Grande è in scena Una casa di bambola, adattamento del testo di Henrik Ibsen ad opera di Andrée Ruth Shammah con Filippo Timi e Marina Roccocome interpreti principali.
Andrée Ruth Shammah, regista di Una casa di bambola e direttrice artistica del Teatro Franco Parenti, torna a lavorare con Marina Rocco (qui nei panni della protagonista Nora), che ha già diretto in due spettacoli di grande successo come Ondine e Gli innamorati, mentre collabora per la prima volta con Filippo Timi, ormai da anni una presenza fissa dello stabile milanese e garanzia di roboanti successi da sold out.
Filippo Timi è chiamato a ricoprire ben tre ruoli in questo spettacolo e ad abbandonare i panni dell’autore per lasciarsi guidare dalla regia della Shammah. Così l’attore umbro incarna le tre figure maschili più importanti del testo di Ibsen di cui viene fornita una versione che mette in discussione gli assunti femministici di fondo del materiale di partenza.
Il motivo per il quale Casa di bambola viene continuamente rappresentato in tutto il mondo (perfino in Cina), dipende dal suo tema centrale, interessante per tutti, sempre attuale perchè universale: il confronto tra l’identità maschile e quella femminile. Se si analizza senza pregiudizi il testo, senza dare per scontato che Nora stia dicendo la verità quando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola, e ci si lascia trasportare dalla complessità della trama, anche solo per la semplice curiosità di sapere come va a finire, si capisce molto chiaramente che non è lei la vittima, anzi, è lei che regge i fili e che manipola il marito Torvald, obbligandolo ad interpretare ruoli diversi.
Il complesso intreccio, avvincente come un thriller e intrigante come un giallo, fatto di sentimenti e passioni, truffe e calcoli, inganni, utopie e rese dei conti, è solo un pretesto che Andrée Ruth Shammah usa per coinvolgerci in un appassionante viaggio nei rapporti tra i diversi e sofisticati ruoli maschili e femminili che popolano il testo ibseniano, tenendo però ben presente la natura ambigua di Nora, responsabile principale di una semplificazione ricorrente su Casa di bambola che nel testo, così come nella vita, in realtà non esiste.
Traduzione, adattamento e regia sono firmati da Andrée Ruth Shammah, mentre il cast è completato da Mariella Valentini, Andrea Soffiantini, Marco De Bella, Angelica Gavinelli, Elena Orsini e Paola Senatore.
Le repliche di Una casa di bambola al Teatro Franco Parenti proseguiranno fino al 24 febbraio.
Una casa di bambola
PREZZI:
Poltronissima 40 €; intero I e II settore 32 €; III settore 25 €; over60/under26 18 €; convenzioni 22,50 €;(prevendita 1,50 €)
ORARI:
Lunedì riposo- martedì, sabato 20.30 – mercoledì, venerdì 19.30 – giovedì 20.30 – domenica 15.30
Marco Valerio (Milanoweekend)
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