Milano 29 Gennaio – La notizia era nell’aria, anzi nel vento..Quel vento che aleggia, che soffia speranze e illusioni, che riempie il cuore di una sinistra sognatrice, che deve sempre guardare in alto, sempre più su, per non vedere lo scempio e lo strazio di una realtà che ha con perseveranza voluto, in modo critico e dissennato. “Voterò la mia vicesindaco”. Così il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha incoronato il suo sostegno a Francesca Balzani alle primarie del centrosinistra, durante un incontro elettorale organizzato dalla candidata. “Mi piacerebbe molto che il prossimo sindaco di Milano fosse una donna”, ha auspicato il primo cittadino. “Sono molto orgogliosa di avere il voto di Pisapia”, ha commentato la Balzani. E la politica diventa surreale, un atto di fede nei miracoli, il capovolgimento di ciò che è possibile in sogno, non importa se realizzabile o meno, non importa se razionale o fantascientifico. Pisapia, quindi, nel segno della continuità, le regala quel “vento” perché non si è ancora capito, a sinistra, che con il “vento” non si mangia, non si progredisce, non si difendono gli interessi dei milanesi. Ma si rincorrono le farfalle delle illusioni, delle false promesse, delle ideologie. E la domanda è sempre la stessa che si potrebbe ripetere ad ogni sparata dei candidati: perché in cinque anni avete pensato solo a fare faraoniche stazioni bike? Perché non avete affrontato le emergenze reali? Perché non avete ascoltato i cittadini? Perché riproporre “il vento” è la strategia più semplice, più immediata, è la magia della speranza per chi ancora ci crede. E con le ultime sparate la Balzani ha capito perfettamente la lezione, ha imparato a volare promettendo miracoli da fare invidia ai santi, in una gara, con gli altri candidati, a chi le spara più grosse. Certamente quel vento avrà la spinta dei Centri sociali, della sinistra più radicale, di tutti quelli che sono stati gratificati da Pisapia, Rom e immigrati compresi, visto che andranno a votare le Primarie. Perché Pisapia spera di vedere il suo clone vincitore per riproporre il “vento” della vittoria finale. Ma chi ci crede ancora?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano