Milano: I ragazzi della via Gluck compiono cinquant’anni: un flash mob per festeggiare

Cultura e spettacolo

Milano 8 Febbraio – Cinquant’anni e sentirli. Anzi ascoltarli, in una delle canzoni più famose di Adriano Celentano. O per meglio dire la “sua” canzone visto che in quella strada, a pochi passi dalla Stazione Centrale di Milano, il Molleggiato c’è nato. Ed è proprio lui ad essere “Il ragazzo della via Gluck” , in quella ballata conosciuta in tutto il mondo che quest’anno compie mezzo secolo. Il 13 febbraio verrà celebrato ufficialmente il suo compleanno con una festa tutta urban, con tanto di flash mob organizzato dai fan dell’Adriano nazionale. Che a gran voce hanno lanciato l’appello: “Portate chitarre, tamburelli, flauti, violini, bassi, contrabbassi e tutti gli strumenti che volete. Incontriamoci in via Gluck a Milano per cantarla insieme a squarciagola”. Il dress code consigliato è, naturalmente, in perfetto stile anni ’60. Sarà anche un’occasione per chiedere al comune meneghino un impegno a riqualificare la via, già inserita da Palazzo Marino tra i beni paesaggistico-culturali tutelati.
Bocciato a Sanremo, il brano di Celentano è poi diventato un successo internazionale anticipando i temi ecologici, ancora totalmente ignorati all’epoca e diventando un manifesto ambientalista ante-litteram. “Questa è la storia, di uno di noi, anche lui nato per caso in via Gluck…Là dove c’era l’erba, ora c’è una città, e quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà?” cantava fotografando la strada del quartiere Greco dove era venuto al mondo al civico 14 nel 1938. Con queste parole nel 1966, a cinque anni da “Ventiquattromila baci”, decide di tornare al Festival di Sanremo, al posto di un altro titolo che farà la fortuna di Caterina Caselli ovvero “Nessuno mi può giudicare” (che è stata scritta per lui). La sua filosofia troppo nuova per quegli anni all’inizio non viene capita e la canzone bocciata non passa alla serata finale. Ma saranno le vendite a premiarla. In tutto il mondo. (Il Messaggero)

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