Milano 11 Febbraio – Tante volte questo giornale ha evidenziato l’abbandono e il degrado delle periferie addebitando l’incuria alla disattenzione della Giunta attuale. Ma per osservare e conseguentemente provvedere al decoro di una città sono necessari una sensibilità e una “Cultura” al bello che con Pisapia sono quasi totalmente mancate. L’occhio di urbanfile (http://www.urbanfile.org/) ha scoperto nel centro storico, a Brera, un angolo dimenticato, con aiuole spellacchiate e ciarpame. A confermare che gli interessi “culturali” ed “ecologici” dell’attuale Giunta guardano altrove, sono eterodiretti e sostenuti da ideologie astratte che con la cura del reale ha poco da condividere. Molto interessanti la storia e l’analisi che il blog propone e che riportiamo “Via San Marco a circa metà del suo percorso – all’incrocio con via Ancona e per oltre un centinaio di metri fino all’incrocio con le vie Montebello e Balzan – si allarga formando una specie di piazza. Questo è dovuto al fatto che proprio in qui si trovava la darsena di San Marco, un piccolo porticciolo del canale Martesana prima dell’immissione nella cerchia dei Navigli coperto nel 1930. Si trattava certamente di uno degli angoli più belli del centro di Milano, l’opposto di quel che vediamo oggi quando ci appare come uno dei più insignificanti e brutti del centro storico della città.
Negli anni Trenta venne interrato tutto perché i vecchi navigli non servivano più, perché puzzavano, perché le automobili stavano prendendo sempre più piede e servivano strade per farle correre. Così oggi ci ritroviamo angoli romantici e pittoreschi cancellati per sempre o quasi. Dove c’era la darsena di San Marco venne realizzato un parcheggio sotterraneo oramai decisamente obsoleto. In superficie si tiene un mercato settimanale (lo sporco per fortuna non è una costante, ma sono i rifiuti che vengono poi raccolti e portati via dopo ogni mercato) e al posto dell’acqua una spianata di catrame con due aiuole spennacchiate e una montagna di ciarpame.
I locali che si affacciano sulla via, con gli anni si sono sbizzarriti nell’arredare la strada nei modi più svariati. Dallo scorso Fuorisalone (2015) sono comparsi dei silos in metallo arrugginito, “arredo” che a noi appare del tutto fuori luogo in questo contesto. Insomma, questa era una bella via con canale ora pare più un deposito per ferraglia, automobili e due cespugli malconci.”
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845