Parisi allarga il centrodestra, Sala divide la sinistra.

Fabrizio c'è Milano

Milano 11 Febbraio – La politica è fatta di lunghe attese e di improvvise accelerazioni.

E così il centrodestra ha indicato Stefano Parisi come candidato Sindaco. E in pochi giorni è cambiato il “sentiment ” dei 2 schieramenti.
Il centrodestra, a lungo deriso perché non faceva le primarie, ha trovato un candidato che ha un curriculum perfetto per guidare il Comune: è stato l’uomo macchina della prima Giunta Albertini, ha guidato aziende private e pubbliche, conosce meglio di Sala  il Comune e il funzionamento della burocrazia. Certo non ha passato l’ultimo anno sotto i riflettori come il commissario Expo, ma ha un bel tratto umano e in 3 mesi sarà possibile farlo conoscere a tutti. Soprattutto ha 4 partiti che, non avendo fatto le primarie, sono molto compatti attorno a lui: ieri si è schierato  con lui persino l’NCD.
Dall’altra parte una montagna di parole, valanghe di comparsate mediatiche,  3 mesi di “dibbbatttiti” hanno prodotto un topolino di risultato: Sala ha ottenuto il 42% dei 60.000 votanti ( 6000 in meno del 2011), i 2 candidati di sinistra Balzani e Majorino hanno il 58% dei voti.
Sala non ha sfondato al centro e suscita freddezza a sinistra. Dopo tutto sto casino delle primarie, la sinistra è tornata al punto di partenza di ottobre! E’ difficile tenere insieme da cielle ai centri sociali. Quelli di Sel, dopo aver sperato che vincesse Balzani, se ne andranno per i fatti loro. E anche al secondo turno non sarà una passeggiata far convergere i voti dei grillini e Sel su Sala. Molti di questi si augurano di far perdere Milano a Renzi in modo da mandarlo a casa.
Per contro il centrodestra sembra aver trovato la quadra con un candidato “tecnico” non troppo marcato e quindi in grado di aggregare senza snaturare chi lo sostiene. La Lega punterà al successo con Salvini capolista, Forza Italia potrà tornare al suo ruolo di rassicurante blocco sociale dei moderati e delle partite IVA, il mondo cattolico potrà organizzarsi in una lista civica senza dover coabitare con una sinistra che ne disprezza i valori.
Tutto si è ribaltato rispetto a qualche giorno fa, e presto si faranno sentire sull’opinione pubblica anche i pasticci di Renzi sull’economia. La sfida per liberare Milano può partire.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

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