Milano 12 Febbraio – A sinistra continuano a perdere tempo in infinite discussioni sui confini della coalizione o in patetici confronti su questioni come moschee, accoglienza, diritti civili e centri sociali. D’altronde è chiaro quali siano le priorità della sinistra che il candidato Sala conferma in pieno, in continuità con l’amministrazione Pisapia.
Se si guarda il sito di Sala, infatti, si scopre che la parola “sicurezza” è citata una sola volta nel programma del candidato sindaco, non esiste nei 5 progetti prioritari e ha uno spazio minimo e veramente superficiale nel documento “100 azioni per Milano” in cui, udite udite, si spiega ai milanesi che “la sicurezza è un diritto di tutte e tutti”. Ci voleva Sala per leggere tali perle programmatiche.
Insomma le solite banalità della sinistra che ha preferito concentrarsi, fallendo, su accoglienza e inclusione sociale invece di rispondere alle segnalazioni dei cittadini su criminalità e degrado.
Oggi anche il Presidente della Commissione Sicurezza conferma il disastro dell’amministrazione Pisapia, l’inattività della giunta e l’incapacità di intervenire concretamente sui tanti problemi di sicurezza in città.
D’altronde che Milano sia poco sicura è sotto gli occhi di tutti.
Secondo il Sole24Ore Milano è la peggiore delle grandi città per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini, occupa la penultima e l’ultima posizione nelle classifiche relative alla microcriminalità e in quelle delle numero di rapine. Analisi condivisa da Italia Oggi per cui Milano rimane agli ultimi posti su reati predatori, azioni contro il patrimonio, scippi e borseggi, violenze sessuali, furti vari. La sinistra sul territorio si è sempre opposta a un vero contrasto alla criminalità e l’Assessore Granelli è uno sconosciuto per la stragrande maggioranza degli abitanti delle periferie, le cui grida d’allarme sono costantemente inascoltate.
Cambiano i protagonisti ma il contenuto rimane inalterato: la sicurezza è un tema assolutamente secondario per la sinistra.
Silvia Sardone
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