Milano 13 Febbraio – Due mesi in carcere. Non è una condanna ma la sfida che 7 persone hanno affrontato nel reality ’60 Days In’ realizzato nella Clark County Jail di Jeffersonville, in Indiana. I concorrenti sono entrati in prigione come detenuti comuni: la loro identità non è mai stata svelata agli altri carcerati o alle guardie in servizio nell’istituto. Le riprese, effettuate con una serie di telecamere nascoste, sono terminate a dicembre. Solo un concorrente non è riuscito a portare a termine la prova: in una rissa, come si legge sul Mirror, è stato colpito violentemente al volto ed ha avuto bisogno di cure mediche.
“Volevamo creare uno show che mostrasse la vita in carcere per quello che è realmente, da una prospettiva mai vista prima”, ha spiegato Gregory Henry, executive producer per la Lucky 8 TV. Per evitare situazioni potenzialmente ‘letali’, i concorrenti hanno dovuto far scattare l’allarme con una frase in codice (“Mi manca davvero il caffè”). In almeno un caso, però, la richiesta d’aiuto non è bastata. (Adnkronos)
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