Meno costi in cartella esattoriale. Equitalia introduce gli oneri di riscossione

Approfondimenti Attualità

Milano 15 Febbraio – Quando si parla di Equitalia, per la maggior parte degli italiani si parla di pagamenti e questo non è affatto piacevole. Da quest’anno però sembra che qualcosa sia cambiato, o meglio si sia alleggerito, perché a quanto pare le cartelle emesse da Equitalia saranno meno pesanti, in quanto c’è stata una riduzione degli oneri di riscossione.
Gli oneri di riscossione sostituiscono il vecchio aggio.
Il Governo è intervenuto sui costi di riscossione, andando ad eliminare la norma che prevedeva una riduzione dell’aggio Equitalia e introducendo un nuovo meccanismo di calcolo delle spese in cartella esattoriale. L’aggio quindi è stato sostituito in cartella dalla voce “oneri di riscossione”.
Gli oneri di riscossione altro non sono che i costi per il funzionamento del servizio di riscossione. Il calcolo di questi costi avviene su base percentuale variabile a seconda della data di pagamento della cartella.
La modifica è attiva dal 1 gennaio 2016, le cartelle emesse quindi fino al 31 dicembre 2015 sono comprensive ancora dell’aggio che corrisponde al 4,65% dell’importo indicato in cartella entro i sessanta giorni dalla notifica, dopo i sessanta giorni l’aggio sale al 9% per le cartelle emesse fino al 31 dicembre 2012 e all’8% per tutte le successive.
Calcolo degli oneri di riscossione. Alcuni esempi.
Il calcolo degli oneri di riscossione, come già detto, viene calcolato in percentuale variabile in base alla data di pagamento della cartella esattoriale. In sostanza pagando la cartella esattoriale entro i sessanta giorni dalla notifica, l’onere di riscossione sarà pari al 3% dell’importo indicato in cartella, percentuale che salirà al 6% se il pagamento supera in sessanta giorni.
Questo modifica normativa comporta comunque una riduzione dei costi della cartella esattoriale. Per capire meglio, se Equitalia mi manda una cartella esattoriale per un ammontare a debito di 1.000 euro, emessa però dopo il 31 dicembre 2015. Se io pago l’importo dovuto entro il sessantesimo giorno dalla notifica, gli oneri di riscossione che andrò a pagare saranno pari a 30 euro (il 3% di 1.000 euro). Se invece supero i sessanta giorni dovrò corrispondere ad Equitalia per gli oneri di riscossione 60 euro (il 6% di 1.000 euro).
Se invece la cartella fosse stata emessa prima 31 dicembre 2015, avrei dovuto pagare l’aggio, che sarebbe stato di ben di 46,50 euro, superati i sessanta giorni la cifra dovuta saliva a 80 euro. Già da questo esempio si evince un evidente risparmio di costi per il contribuente. (Tg.com)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.