Dj e grandi chef: Milano lancia una nuova moda

Cronaca

Milano 19 Febbraio – Si possono abbinare dj e grandi chef? Musica, cabaret e alta cucina sono generi che vanno d’accordo? Si può far durare una serata di divertimento più di tre ore? Si parte da queste domande per una riflessione più ampia e pensata. I locali si trasformano, la discoteca così com’è rende ormai in rarissime eccezioni e da Milano parte una nuova tendenza. Creare dei locali che chiudono tardi, che hanno la musica a palla, ma che invogliano il cliente con un’altra formula, quella della buona cucina appunto, forse ormai abusata ma sempre attraente. L’esperimento, per essere precisi, era già partito col format del Just Cavalli, accanto alla Triennale. Locale griffato da un marchio della moda, ristorante all’interno e dopo cena la musica del dj. D’estate il Just vive più come tempio della mondanità notturna.
Il Richmond Cafè di via Melchiorre Gioia è andato oltre. “E andremo ancora più avanti, perché quello di Milano è solo il primo, vogliamo aprire con questo format a Londra, Dubai, Doha” annuncia con sicurezza Saverio Moschillo, titolare del marchio Richmond che il 17 gennaio ha sfilato proprio nell’ex Joja 69, con la collezione maschile. E in serata ha inaugurato la parte ristò-intrattenimento affidata allo chef stellato Fabio Baldassarre che dopo la stella presa a Roma (dove è cresciuto con Heinz Beck) e il consolidamento da Unico a Milano si era un po’ perso. “Ora riparto con slancio con una nuova avventura che mi affascina perché lavoro su tutto l’arco della giornata – spiega Baldassarre -. Siamo aperti a pranzo, pure col business lunch, facciamo l’aperitivo (con polenta e polpette), e la sera abbiamo creato due situazioni: il ristorante vero e proprio e il tartare bar. Dove è possibile degustaretartare e champagne con 30 euro, ma anche la mozzarella di Battipaglia e la norcineria con jamon spagnolo e il prosciutto di S.Ilario. Qui ho una brigata di sei persone in cucina dove mi diverto anche con alcuni sfizi da accompagnare ai classici come gli arancini ai sapori italiani, i bignè di ceci e gamberi del Tirreno, le capesante e i frutti di mare alla plancia con le mie salse. Ho ricominciato a incidere come all’inizio e ci metto tanta passione, senza trascurare il mio impegno romano dove ho un angolo di cucina d’asporto in pieno centro”. Il ristorante di Baldassarre è su un lato del locale, chi vuole si accomoda e poi partecipa alle serate. “Il lunedì abbiamo i comici di Colorado, il mercoledì e il giovedì la musica live di Carlo Conti (la spalla di Diego Abatantuono), e poi sempre la musica da discoteca con la quale si va avanti. Il cliente lo invogliamo così” aggiunge Raimondo Calderone, direttore del locale che ha assunto anche un maitre sommelier, l’ex Gallia Giovanni Scialpi. “Oggi non ti puoi permettere di essere monotematico, devi variare, unendo giovani e meno giovani. Io avevo avuto questa idea tanti anni fa, volevo aprire in Ticinese, ma ci furono dei problemi burocratici, ora c’è l’ho fatta e con la scelta vincente di Baldassarre che in cucina è una garanzia”, dice ancora Moschillo, che giura che terrà solo le sfilate dell’uomo.
Francesco Velluzzi (La Gazzetta dello Sport)

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