Milano 20 Febbraio – Nel 2009 aveva deciso di ricorrere al silicone per aumentare il suo ‘decollete’; dopo qualche mese, però, la donna ha iniziato a esercitare pressioni sul chirurgo, lamentando dolori. Il professionista ha subito offerto la sua piena disponibilità a riparare l’eventuale danno, anche con un nuovo intervento, ma in difetto di evidenze cliniche a riscontro delle lamentele, ha sempre respinto le stesse, confermando la piena riuscita della “plastica”.
La 50enne e il suo compagno, un 42enne italiano noto alle forze di polizia, non si sono rassegnati e, negli anni, hanno continuato a minacciare il medico fino a chiedergli la somma di 5mila euro come “risarcimento”. L’uomo era arrivato ad asserire di essere un camorrista e minacciava il medico dicendo che “non lo avrebbe fatto più lavorare”. A questo punto il professionista ha rotto gli indugi e, stanco delle pressioni e delle gravi minacce, si è rivolto ai Carabinieri della Compagnia Milano – Duomo, che hanno organizzato la trappola e, alla consegna delle banconote, già contrassegnate in caserma, hanno arrestato il 42enne per estorsione.
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