Milano 5 Marzo – Brian Grisetti, il quarto del Volo: così lo ha soprannominato Raffaella Carrà durante le selezioni per Voice of Italy. E’ nato l’erede di Bobby Solo, ha sibilato verso Max Spezzali.
Ma Max, l’erede degli 883, come da copione già scritto, ha bocciato il tenorino.
No, un altro Bocelli proprio non gli va giù.
Colpo di scena e maretta alle selezioni “pilotate” di Voice of Italy, concorso canoro dove passano ormai solo i soliti noti sponsorizzati dalle major discografiche. Cantati senza un filo di voci, catalettici, anoressici di note. Rapponi sensa cervello. Cantanti d’allevamento, ognuno uguale all’altro.
I concorrenti si esibiscono in incognito, davanti ai loro possibili e futuribili coach che non vedono il personaggio. Un voto e via, verso il business.
Già, ma ora il bel canto pesa.
Senatori della musica pop come Red Canzian dei Pooh si sperticano da tempo inneggiando al bel canto italiano che spopola nel pianeta, mentre col rock e il blues, che non ci appartengono, si arriva sì e no a Lugano.
L’Italia esporta melodismo figlio della romanza, da Bocelli in poi, ma in Rai non se ne accorgono… Il Volo, il terzetto di tenorini che spopola intutto il mondo, è decollato, non a caso, da oltre confine.
E solo adesso, dopo quattro o cinque anni, sbarca in Italia, complice un Festival di Sanremo.
Ed ecco Brian, il “quarto tenorino del Volo”: si era presentato alle prime Blind Auditions di questa edizione di The Voice con un look italiano da balera anni ’50, un po’ ammiccando a Tony Dallara, un po’ a Modugno. Basette alla Tom Jones.
Una voce potente, da scaricatore del porto adulto, quella del diciassettenne di Bergamo che si è presentato sul palco con una sua personale interpretazione di “Io Che Non Vivo”. Il brano era stato presentato nel 1965 sul palco del Festival di Sanremo da Pino Donaggio e nel corso degli anni è stato reinterpretato da moltissimi artisti. Una di queste versioni è stata incisa recentemente dai tre ragazzi de Il Volo.
Un tenorino made in Italy che piacerebbe e venderebbe bene all’estero.
Poi la votazione, che sa un po’ troppo di esecuzione. I quattro coach, seduti su quattro scranni rossi e dorati, ascoltano le voci misteriose e, se approvano, lo scranno gira su se stesso e permette loro di vedere il cantante.
Purtroppo per Brian però nessun coach ha schiacciato il pulsante rosso che girava lo scranno e Brian è rimasto fuori dal programma. Come da copione..
Durante l’esibizione Brian non è riuscito a “convincere” nessuno dei coach, che per tutta la durata della canzone hanno ironizzato sulla voce, secondo loro, fuori moda . Forse non conoscono la carriera internazionale del Volo, che porta all’estero la musica italiana e vende milioni di dischi. I quattro coach, forse, dovevano fingere, così come avevano prescritto gli sceneggiatori del reality, di rimanere convinti che dietro di loro si stesse esibendo un uomo adulto.
Ed ecco le battute, probabilmente preimpostate da uno script. Dolcenera: ”Ma uno che devo pensare? Questo deve avere cinquant’anni…ma è straniero ?”
Max Spezzali: “ E’ assurdo…mi sembra una cosa d’altri tempi, strano… strano…”
Insomma, famolo strano questo concorso.
Una volta terminata la canzone, ecco la “sorpresa”: di fronte a loro, al cinquantenne Max Pezzali, alla settantenne Raffaella Carrà e alla non più giovanissima Dolcenera è comparso un diciassettenne ragazzo della provincia italiana, ma con una voce molto potente da urlatore anni ’60. “Potresti cantare con i ragazzi del Volo” ha commentato subito la Carrà a fine esibizione, riferendosi alla particolarità della voce di Brian, secondo lei molto simile a quella di Piero, Ignazio e Gianluca. Imbarazzati, i coach congedandosi si sono infine complimentati con Brian, spiegando in modo “ufficioso“ che probabilmente la scelta di un brano così tradizionale, soprattutto data la sua giovane età, lo aveva penalizzato.
La rete sembra invece aver apprezzato molto l’esibizione di Brian, trovando interessante la sua voce e supportando la sua scelta di cantare un brano immortale della storia della musica italiana.
Perplessi, anzi, irritati per questa bocciatura, gli esperti di Radio Italia musica italiana, che da sempre spingono per lanciare la musica leggera italiana nel mondo ..Ramazzotti docet.
Brian una volta tornato a casa, nella provincia di Bergamo, ha così preso la chitarra in mano e ha composto una canzone per rispondere a Max Spezzali e Dolcenera: “ col cuore Made in Italia”.
Il testo parla delle meraviglie e delle eccellenze italiane che tutto il mondo ci invidia.
Riproduciamo il brano che Brian ha mandato al nostro giornale :
“Luna vestita di gala
e tu mare dai verdi capelli
Scala che ascolti Bocelli
In questa notte italiana
mille i tuoi cantautori
che il mondo guarda a Sanremo
e tu luna mettiti in viaggio
sui grattacieli a Milano
luna del Caravaggio
che stai sui miei calciatori
spiagge che sanno d’arancio
nei libri di Montalbano.
mille i tuoi inventori
e il talento sospeso nell’aria
le notti vestite da Armani
e il cuore made in Italia”
Ma un ragazzo che scrive in un modo simile non merita di vincere a The voice of Italy”? Il gruppo del Volo ti dovrebbe prendere nel gruppo, ha predetto Raffaella Carrà. Dicono che mago Michele Torpedine, produttore della nuova canzone pop all’italiana, lo inserirà presto nella propria scuderia per farlo volare nel mondo della canzone.
Claudio Bernieri