Milano 9 Marzo – Sarà allestita al Museo di Storia Naturale di Milano, dal 16 marzo all’11 settembre, l’esposizione’Vulcani’, a cura del vulcanologo Marco Stoppato. La mostra racconta’Origine, evoluzione, storie e segreti delle montagne di fuoco’ ed è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, dal Museo di Storia Naturale di Milano con l’Associazione di divulgazione scientifica Vulcano Esplorazioni e Silvana Editoriale, che ne editerà anche il catalogo. Tra le manifestazioni della natura, i vulcani sono probabilmente l’espressione più stupefacente e spettacolare e ha affascinato esploratori, studiosi e scienziati di ogni epoca. Ma cosa sappiamo dei vulcani? La mostra conduce i visitatori in un percorso che impiega tecnologie innovative come il mapping, la realtà aumentata e i diorami per raccontare i vulcani.
L’Italia possiede delle caratteristiche geologiche così particolari da essere sede di alcuni fra i vulcani più famosi del mondo come Stromboli, il Vesuvio e l’Etna, ma come si vedrà non solo l’Italia e il pianeta Terra ospitano attività vulcaniche. Il percorso della mostra porterà il visitatore alla scoperta e alla comprensione dei segreti del nostro pianeta, della sua struttura interna e dei processi geodinamici che portano alla nascita dei vulcani. Si comprenderà il movimento dei continenti e come la loro attuale posizione sia il risultato di un processo geologico lungo centinaia di milioni di anni, e come i vulcani siano distribuiti sulla Terra in maniera non casuale.
Dalla struttura del pianeta Terra, l’esposizione illustrerà la struttura interna dei vulcani in una sorta di radiografia che rivelerà le differenti forme, non sono tutte montagne a forma di piramide, che dipendono dai luoghi, dalla composizione chimica delle lave e dai processi geologici. Grazie a immagini fornite dalla Nasa, i vulcani della Terra saranno messi a confronto con i vulcani presenti nell’intero Sistema solare, alcuni dei quali ancora attivi.
Immagini spettacolari, filmati, ricostruzioni computerizzate, ologrammi, mapping, realtà aumentata, diorami in grandezza naturale, insieme a una straordinaria collezione di campioni di rocce, minerali e meteoriti, saranno gli strumenti attraverso i quali si illustreranno i tipi di eruzione e i prodotti che si originano durante l’attività effusiva o esplosiva. Verranno inoltre raccontate le eruzioni più famose e particolarmente spettacolari, illustrando i metodi che vengono utilizzati dai vulcanologi. I vulcani attualmente in attività sono quasi 500 nel mondo e milioni sono le persone che vivono alle pendici di queste particolari montagne.
Ai vulcani attivi è dedicata una sezione della mostra, con la presenza di collegamenti in tempo reale tramite webcam posizionate in osservatori vulcanologici, che monitorano alcuni vulcani particolarmente attivi. Alla mostra è collegato il laboratorio didattico esperienziale MagmaLab, a cura di Adm, che insegnerà a riconoscere le principali categorie di rocce presenti sul nostro pianeta, con un approfondimento su quelle laviche, manipolando materiali originali e applicando metodologie scientifiche e osservazioni mirate. Il laboratorio si inserisce all’interno delle attività svolte dall’Associazione Didattica Museale presso il PaleoLab, è su prenotazione e prevede percorsi personalizzati in base alle varie fascie d’età degli studenti. (Adnkronos)
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