Milano 17 Marzo – Dopo anni di promesse è stato chiuso il Campo di Via Idro, in zona Crescenzago.
Si è trattato di una inutile messa in scena elettorale, perché sarà il Comune a spese sue a ospitare in comunità le varie famiglie ROM sgomberate in Via Idro.
Inoltre sono comparse tende e baracche lungo il Fiume Lambro nelle vicinanze del campo, vicino alla Mm Cascina Gobba.
L’approccio comprensivo, giustificazionista e buonista di questa Amministrazione ha prodotto aumento dei furti e degrado, uno spreco di risorse e nessuna integrazione dei rom come dimostrano i dati sui rom che lavorano o sui bambini che frequentano le scuole, che sono tutti peggiori di 5 anni fa.
L’unico risultato ottenuto dal buonismo arancione è di rafforzare la convinzione di numerosi ROM che i diritti siano loro dovuti mentre i doveri riguardino i cittadini italiani. Non volere applicare la legalità a questa minoranza non ha portato integrazione ma un malinteso senso di impunità. Non parlano solo i dati relativi ai furti ma anche le minacce e l’incendio delle baracche di Idro, il disastro ambientale di Muggiano (dove è stata avvelenato il terreno agricolo), le sparatorie in Via Negrotto, oppure l’aver reso inagibili i prefabbricati messi a disposizione dal Comune in Via Lombroso.
Questi traslochi soft di Granelli determinano un altra beffa: spostando le famiglie di via Idro presso varie comunità, il Comune dovrà sborsare ingenti somme (almeno 200.000 solo per via Idro) per rimborsare le suddette comunità.
E poi come si fa a collocare decine di famiglie in una comunità all’interno del parco Lambro nonostante l’allarme lanciato da vari comitati circa la scarsa sicurezza dell’area e i ripetuti furti in zona? Molto problematica sarà poi la convivenza di vari gruppi Rom di diversa etnia all’interno di via Sacile – Bonfadini.
In pratica il trasloco di via Idro non fa diminuire di una unità il numero dei ROM presenti in città che è triplicato con questa Amministrazione mentre pone a carico del Bilancio comunale la loro assistenza e accoglienza.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.