Milano 21 Marzo – Gli organi tecnici del Ministero dell’Ambiente, chiamati a dare un parere in merito al ricorso sollevato dal “Comitato la Goccia” innanzi al Consiglio di Stato (il 19.02.2015) e riguardante l’operato dell’amministrazione del comune di Milano sulle procedure autorizzative di bonifica dell’area 1A della Goccia, si sono espressi accogliendo le tesi del Comitato.
Il ricorso del Comitato la Goccia sosteneva che l’amministrazione comunale di Milano, nella deliberazione relativa all’autorizzazione delle opere di Bonifica operate sul sito della Goccia, aveva deliberato opere di bonifica con procedure illegittime, rispetto alla disciplina prevista in materia dal codice dell’ambiente (D.Lgs. n. 152/2006) che stabilisce, tra l’altro, l’obbligatorietà dell’analisi di rischio.
Questo pronunciamento degli organi tecnici del Ministero dell’Ambiente costituisce un punto importante riguardo il giudizio di legittimità delle modalità di esecuzione delle bonifiche sul sito della Goccia.
Il Comitato attende fiducioso che il Consiglio di Stato si pronunci il prima possibile in maniera consona a quanto asserito dal Ministero bollando come illegittime le deliberazioni dell’amministrazione comunale su tali bonifiche.
Nell’attesa che la carta bollata possa dare giustizia ai cittadini, non possiamo certo rallegrarci del fatto che, nel frattempo, a dispetto della pendenza di questo ricorso, in maniera arrogante, questa amministrazione abbia ritenuto di dover procedere comunque sul lotto 1A con le modalità di bonifica decise, in questo modo distruggendo di fatto il patrimonio arboreo presente e spendendo in maniera discutibile se non addirittura illegittima 5 milioni di euro di fondi pubblici.
Il Comitato La Goccia si è opposto a questa bonifica distruttiva anche perché crea i presupposti per la cementificazione dell’area in questione, prevista dall’Accordo di Programma sull’ATU Bovisa, ancora vigente, visto che l’attuale amministrazione ne ha confermato il recepimento nel PGT.
COMITATO LA GOCCIA
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