Di Claudio Bernieri
Milano 22 Marzo – Sarebbe piaciuto a Franca Rame, buonanima, l’atto unico “un giardino poco elegante”, rappresentato dagli inconsapevoli residenti, dai consiglieri di zona, da Dario Fo e dal sindaco Piacione una settimana fa nei fatiscenti giardini del quartiere Adriano. Villette residenziali, condominii e palazzoni, e poi, la ..milanesissima ruera intorno, in attesa di qualche accampamento rom.. Puro teatro di strada. “Giardini dimezzati” sbottava un residente, Giulio Mondolfo, catapultato nelle cronache teatrali per la gustosa piece: “ manca tutto, ci sono tanti lavori incompiuti, siamo in un’area abbandonata.” urlava davanti al palco dove il pomposo Pisapia inaugurava il parco dedicato a Franca Rame. “Ma come, lei non s’è mai visto in questi cinque anni, ed ora…” chiedeva perplessa la consigliera Silvia Sardone al sindaco arancione. Dietro Mondolfo e la Sardone, svettavano intanto alcuni striscioni polemici che denunciavano il degrado nel quartiere.
Di nuovo salgono le contestazioni. La consigliera di zona Silvia Sardone: ”Il parco che inaugura Pisapia è realizzato solo a metà..” Già, come il Visconte dimezzato della novella di Calvino. Il consigliere di zona Samuele Piscina inquieta i portaborse del Sindaco. Espone un nuovo striscione… E qui, cala il sipario. Scivolone mediatico del quotidiano di via Solferino. Un titolone nelle cronache milanesi titolava il giorno dopo: “Dario Fo spiazza la Lega“….Piscina non ci sta.
Ora apre il computer e risponde alla Verga dalla sua pagina di Facebook. “Cara Rossella Verga, evidentemente sei la tipica giornalista orientata a #sinistra! Casomai abbiamo spiazzato noi Dario Fo quando qualcuno ha provato a farci polemizzare con lui. La nostra protesta, infatti non era contro il premio Nobel, ma contro la Giunta di sinistra che non ha ascoltato i cittadini che si erano espressi per denominare i giardini “Vianello-Mondaini”. E Dario Fo ci ha evidentemente dato ragione quando ha dichiarato che avrebbe sostenuto l’intitolazione di un parco a Raimondo e Sandra. Ecco la motivazione della stretta di mano! Ma la stampa di regime è già all’opera…”
Via Solferino contro via Adriano? Nella pièce in onore della Defunta, che dal cielo se la ride, lo gnommero della farsa era tutto in quella stretta di mano tra il consigliere arrabbiato e il vate Fo, già Nobel. Piscina ora, a fine rappresentazione, racconta : “La sinistra è stata contestata all’intitolazione del giardino Franca Rame perché non ha ascoltato la voce dei cittadini che, tramite un sondaggio on-line, avevano prestabilito, ancora prima del Consiglio di Zona 2 e del Sindaco, di denominare l’area verde “Parco Vianello-Mondaini”. Invece la Giunta arancione è riuscita a ideologizzare anche l’inaugurazione di un parco. Questo è un fatto oggettivo che deve essere chiaro a tutti, cittadini e giornalisti.
Il Sindaco Pisapia, forse non rendendosi conto della grave situazione d’insicurezza e di degrado in cui versa il Quartiere Adriano, non si aspettava una contestazione e quando è giunto nel parchetto di via Gassman con i suoi 5 Consiglieri di Zona soldati scelti, da rosso è a dir poco sbiancato. Ebbene sì, perché oltre al nostro gruppo si era unito un folto gruppo di cittadini, tra i quali c’era chi protestava per le numerose opere e servizi mancanti e chi per gli elettrodotti promessi, ma mai interrati. La mancata realizzazione dei servizi e delle opere o l’intitolazione del giardino non sono l’unico segnale che evidenzia come l’attuale amministrazione sia indifferente alle richieste dei cittadini. Basti pensare che, in 5 anni di sinistra, è la prima volta che il Sindaco Pisapia si è recato in Quartiere Adriano. Ma torniamo all’arrivo di Pisapia. Il Sindaco, dopo qualche intervista, si è subito avvicinato al nostro gruppo chiedendo di rimuovere lo striscione che chiedeva il parco Vianello-Mondaini e reclamando “eleganza” per l’arrivo di Dario Fo. Proprio quell’eleganza che l’amministrazione non ha avuto nei confronti dei cittadini, imponendo un nome di partito al parchetto. Peccato che sullo striscione non ci fosse alcun commento negativo nei confronti di Franca Rame, nonostante personalmente ritenga che non sia stata un chiaro esempio da perseguire. Infatti, al di là del valore artistico dell’attrice e scrittrice, la Rame negli anni ‘70 difendeva terroristi quali Achille Lollo che causò il rogo di Primavalle nel quale furono uccisi i fratelli Mattei e diede della “terrorista” alla memorabile scrittrice e giornalista Oriana Fallaci. Sta di fatto che la nostra risposta non poteva che essere negativa, ma motivata dall’assenza di proteste nei confronti di Dario Fo. L’unica protesta era in opposizione alla Giunta arancione. Una volta giunto anche il premio Nobel, qualcuno ha provato a imbastire la polemica dichiarando che i cattivi militanti salviniani erano giunti per protestare contro la sua defunta moglie. Per tale motivo i leghisti hanno preferito avvicinarsi e spiegargli le vere ragioni della manifestazione. La stretta di mano tra il sottoscritto e il premio Nobel è giunta perché, di fatto, anche Dario Fo, incredulo e spiazzato di fronte alla scelta dell’amministrazione diversa da quella presa in precedenza dai cittadini, si è impegnato a richiedere l’intitolazione di un parco a Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. A tal punto anche Pisapia, disorientato dal dialogo intercorso tra Fo e noi ha dovuto alzare bandiera bianca, scappando via senza rilasciare ulteriori dichiarazioni, consapevole della figuraccia fatta ancora una volta di fronte ai cittadini”.
Insomma una gustosa farsa di strada. Il Soviet dentro al Corrierone e la companera Verga? Finora muti sulla mancata eleganza del sindaco Piacione.