Milano 2 Aprile – Lo scarabocchio, il graffito selvaggio sono diventati una moda irresistibile anche per i minorenni. In aumento, infatti, il vandalismo minorile, in aumento le relative denunce. L’ultimo episodio risale al lunedì dell’Angelo in zona Gratosoglio dove una banda di ragazzini tra i 14 e i sedici anni hanno imbrattato uno dei pochi muri ancora salvi dal vandalismo dei gruppi storici e strutturati. Riferisce il Corriere “I primi tre mesi del 2016 hanno segnato un passaggio molto rappresentativo: il «sorpasso» dei minorenni. Tra gennaio e marzo, gli investigatori della Polizia locale hanno denunciato (per interventi in flagranza o a conclusione di inchieste) 15 writer maggiorenni e 23 minorenni. Sono loro, gli «under 18», i graffitari più attivi. Spiega Fabiola Minoletti, esperta e studiosa del fenomeno: «Tra i più “anziani” denunciati nell’ultimo periodo, tra l’altro, per la maggior parte si tratta di stranieri, soprattutto spagnoli. Appartengono a quel filone del turismo vandalico fatto dalle crew più consolidate, che realizzano videoclip delle loro “imprese”, e che a Milano continuano a passare spesso». Ma se l’educazione visiva che la città offre è l’imbrattamento gratuito, non importa dove, diventa scontata la reazione di chi non conosce il decoro e il valore della Bellezza. Diventa un gioco, una bravata, un’affermazione di protesta, un atto di teppismo in una progressione molto pericolosa per la formazione di un giovane.
Nell’altro mondo, quello in cui si cerca di arginare il vandalismo e l’inquinamento, i volontari antidegrado di Retake Milano, oggi e domani interverranno, durante la gara podistica, riqualificando il Lido di Milano, rimuovendo le migliaia di scritte che ricoprono il muro della Piscina, un’oasi balneare inaugurata nel 1932. L’associazione, invitata per il secondo anno consecutivo dagli organizzatori della Milano City Marathon per migliorare la sostenibilità dell’evento sportivo, per la prima volta si propone di sostituire i graffiti rimossi con un murale che richiami il tema dell’acqua, realizzato con i colori purificatori di AirLite. Saranno i cittadini chiamati a partecipare i veri i protagonisti dell’opera muraria, guidati dall’architetto Gianni Ravelli, docente alla Scuola del Design del Politecnico di Milano e ideatore del progetto grafico.
Con AirLite, la pittura che si attiva con la luce seguendo un meccanismo simile alla fotosintesi clorofilliana, si ridurranno gli inquinanti per oltre l’88% e i batteri del 99,9%.
Per l’occasione i volontari di Retake, ogni volta che riqualificheranno i muri della città con AirLite, indosseranno una pettorina blu con ormai la mitica scritta che ha contraddistinto gli attivisti dell’associazione: Cittadino Volontario.
Inoltre, Retake ed AirLite parteciperanno con due staffette alla maratona, indossando una maglia bianca con impressi i loro loghi e quello della Lilt sostenuta, attraverso un crowdfounding, per il progetto delle case accoglienza dove si accolgono i genitori di bambini e adolescenti colpiti da tumore, provenienti da fuori Milano e costretti a stabilirsi in città per le cure nei centri oncologici. Nel 2014 il numero di bimbi ospitato è stato pari a 226, per un totale di 2.974 pernottamenti inclusi genitori e familiari.
Per chi volesse donare può farlo cercando “Retake” sul portale Rete del Dono .
Per chi volesse partecipare alla realizzazione del murales o avere ulteriori informazioni può scrivere a info@retakemilano.org.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano