Milano 5 Aprile – “Repubblica” fotografa il fenomeno migratorio in Lombardia e nell’area metropolitana. I numeri rispondono alla percezione dei cittadini che hanno la sensazione di un’invasione incontrollata. Soprattutto se si fa riferimento alla religione confessionale: la comunità islamica batte in modo significativo la comunità cattolica. Riproponiamo i dati statistici di Repubblica: “E’ un’immigrazione che si stabilizza quella in Lombardia dove abita un milione e 321mila stranieri provenienti dai cosiddetti “Paesi a forte pressione migratoria” (Pfmp), a fronte di 10 milioni di residenti. L’incremento rispetto al primo luglio 2014 è di 26mila unità, pari, in termini percentuali, a un + 2%. I dati vengono dalla presentazione del XV rapporto dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim) del 2015, dal quale emerge il vero fenomeno nuovo di questi ultim due anni: quello dei richiedenti asilo.
PROFUGHI. La Lombardia è al primo posto tra le Regioni italiane per strutture di accoglienza e i profughi accolti sono stati nel 2015 oltre 14mila, pari al 13% del totale italiano. Più della Sicilia e della Calabria che sono le regioni dove sono sbarcati 154mila rifugiati nell’ultimo anno, per lo più da Nigeria, Eritrea e Somalia, dopo la grande ondata dei siriani nel 2014 (140mila sbarchi nel 2014).
IMMIGRATI RESIDENTI. La percentuale è del 13 per cento. L’area metropolitana di Milano mantiene la più alta densità di presenza, con 21 immigrati da Pfpm ogni 100 abitanti, ma valori consistenti si riscontrano anche nelle province di Brescia e Mantova (15 su 100), Lodi, Bergamo e Cremona (13 su 100) e Pavia (12 su 100). Per quanto riguarda, invece, la provenienza dei migranti, al primo posto si conferma il primato degli Est-europei con 476mila unità, seguiti dagli asiatici con 329mila persone. La previsione è che nel 2016 gli immigrati soprattutto nella zona Sud orientale della regione arriveranno ad essere il 25 per cento della popolazione. Al terzo posto si classificano i nordafricani con 240mila presenze, seguiti dai 168mila latinoamericani e da quelli provenienti dalle altre regioni dell’Africa che sono 108mila. A prevalere su tutti sono i Rumeni, i marocchini e gli albanesi.
I PERMESSI DI SOGGIORNO. In Lombardia non si entra per cercare lavoro, ma perché c’è un parente che chiede il ricongiungimento familiare. Sono 28mila i ricongiungimenti familiari, pari al 52% degli ingressi; 12mila quelli per motivi di lavoro. Il 60 per cento degli extracomunitari presenti in Lombardia ha un permesso di lungo periodo. L’immigrazione irregolare è scesa a livelli relativamente bassi, il 6-8 per cento, un livello che i demografi dell’Ismu hano definito “fisiologico”.
LA RELIGIONE. A Milano gli immigrati di fede islamica sono un quarto del totale, al secondo posto dopo i cristiani (34,3%), che continuano ad essere la prima comunità religiosa in città. Il dato aumenta nella provincia milanese, dove i migranti musulmani sono il 29,8%. Nella media regionale lombarda sono più musulmani (37,6%) che cattolici (24,9%) e ortodossi (18,2%) sul totale degli immigrati.
LA SCUOLA. Nel 2015 sono stati 201mila gli studenti stranieri iscritti nelle scuole lombarde, lo 0,2 per cento in più rispetto all’anno prima, circa il 14,3 per cento rispetto al totale degli iscritti. Dopo l’Emilia Romagna, la nostra regione è quella dove il numero di scolari figli di immigrati è più alto rispetto al resto d’Italia. Il 10 per cento delle scuole lombarde ha oltre il 40 per cento di iscritti figli di stranieri. Anche se nel 60 per cento dei casi si tratta di bambini nati in Italia.
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