Milano 11 Aprile – Se la cronaca segnala fatti che comprovano la percezione di insicurezza e di paura di un quartiere, è giusto dare rilievo ed enfatizzare l’accaduto. Milano è insicura, i migranti andrebbero controllati, la libertà dei milanesi va salvaguardata: sono osservazioni ovvie che l’attuale giunta non ha mai considerato. Racconta Cristina Bassi su Il Giornale “Una scena di ordinaria follia ha terrorizzato una piazza del quartiere di Rubattino giovedì pomeriggio. Soprattutto perché sotto minaccia sono finiti i bambini e perché senza l’intervento di un poliziotto fuori servizio poteva finire molto male.
Sono circa le 16 e in piazza Vigili del fuoco ci sono molte famiglie. I bimbi giocano in gruppo, i genitori gustano un gelato e scambiano due chiacchiere. L’attenzione viene attirata dalle urla che arrivano dal centro della piazza: «Uccido tutti i bambini», grida un uomo, uno straniero, visibilmente esagitato. Si scatena il panico generale. I piccoli scappano, spaventati, gli adulti non sanno cosa fare. Da qualche giorno gli abitanti del quartiere avevano notato quell’uomo strano, che parlava da solo, aggirarsi nelle vicinanze. Poi si saprà che si tratta di un palestinese. Sarebbe nato nel 1981 e avrebbe un permesso di soggiorno rilasciato nel 2015 su richiesta di asilo politico.
Interviene un agente fuori servizio, che si trovava in piazza con la famiglia. Si avvicina allo straniero a prova a calmarlo. La reazione è tutt’altro che calma: «Ti ammazzo», minaccia il 35enne. Il poliziotto lo porta in una via laterale, lontano dalla vista dei più piccoli, e lui tira fuori dalla tasca il collo di una bottiglia rotta. «Più che ubriaco sembrava fuori di testa», dice uno dei genitori che ha assistito alla scena. Nel frattempo l’agente chiama la questura e insieme a un’altra persona disarma il palestinese. Arrivano una volante del commissariato Lambrate e un’ambulanza. L’immigrato viene fermato e portato via dagli operatori del 118. Sarebbe stato ricoverato al San Raffaele per un Tso. È indagato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e minacce gravi. «Siamo esasperati – spiega un residente – succedono spesso episodi di questo genere». Sembra che la sera prima lo stesso uomo avesse spaventato allo stesso modo le persone in piazza. Ma nessuno aveva chiamato le forze dell’ordine. «Girava armato – continua il cittadino – e poteva fare del male a qualcuno. Non è l’unica persona pericolosa che abbiamo visto, spesso notiamo uomini per strada che non fanno niente tutto il giorno. Le forze dell’ordine non presidiano la zona e non ci sentiamo sicuri». Gianluca Boari, consigliere di Zona 3 di centrodestra, aggiunge: «I problemi sono molti. I rom che dormono sotto la tangenziale o bivaccano nelle aree abbandonate, come gli stranieri del Centro di via Corelli nella piazzetta dell’Ortica. Le donne non vanno più a correre al parco di Rubattino, alcune sono state seguite e hanno paura. Il Comune sa che persone con precedenti girano indisturbate nel quartiere, ma si muove solo quando ne parlano i giornali.”
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