Lo sguardo  diretto, la stretta di mano vigorosa: è l’empatia di Parisi

Milano

Milano 23 Aprile – Lo sguardo diretto di chi non dice e non accetta ipocrisie, la stretta di mano vigorosa a segnalare una presenza attenta, disponibile, l’immediatezza della battuta, del sorriso che stempera eventuali imbarazzi. E’ l’empatia di Stefano Parisi, una persona della porta accanto che ha la semplicità di rapportarsi con spontaneità. Nessuna ingessatura formale, nessun filtro diplomatico, Parisi visto, per così dire, in un incontro conviviale, è immediatamente la persona con cui vorresti parlare, nella certezza di essere capita. Ha la sicurezza di chi sa fare, ma l’attenzione di chi sa ascoltare. Con i tempi giusti, vigile e sensibile, aperto alle osservazioni, pronto nella logica delle deduzioni. Non finge, non si trincera in frasi di circostanza. E traspare quella umiltà che è l’antefatto di una collaborazione. E presumi la velocità, la chiarezza, la eventuale proposta, in una progressione che è intelligenza e saper fare.

Parisi persona è molto di più dei suoi manifesti ispirati al civismo e al senso di responsabilità. E’ la fiducia che ispira, è il pragmatismo che dimostra, è il sogno di una Milano, finalmente, proiettata verso traguardi di innovazione e di equilibro sociale. Perché, da vicino, la percezione della sua onestà d’intenti, è tangibile, quasi un fluido che ti investe e ti fa sperare. Le parole sono necessarie per valorizzare e dare un senso compiuto alle sensazioni “Partire dalle grandi potenzialità di Milano…Creare sinergie…Fa politica anche chi si adopera per il bene del suo quartiere..La ricchezza della città sono i suoi cittadini…” E c’è un rispetto profondamente sentito, una vicinanza che è partecipazione.

L’incontro con Parisi è stato informale, tra un risotto e un antipasto di verdure, con gli invitati che parlavano e si confrontavano, con il tempo che profumava di sincerità, con la sorpresa di aver conosciuto una persona perbene.