Milano 30 Aprile – Prima i pensionati ora le imprese. Renzi allarga lo spettro delle promesse. Come aveva assicurato ai pensionati al minimo l’estensione del bonus da 80 euro per poi non farne nulla, ecco che ora annuncia un aiuto alle imprese. Nel consueto appuntamento con #matteorisponde, il premier annuncia il «sostegno alle partite Iva». Tra maggio e giugno dovrebbe arrivare un provvedimento sulla competitività per «dare una mano più forte alle partite Iva».
Poi smentisce l’ipotesi di un taglio all’Iva. «Non è una priorità. L’Iva è stata alzata per l’ultima volta dal governo che mi ha preceduto, è stato un errore. Ora immaginare che, avendo soldi, si vada sull’Iva è un errore tattico. Dobbiamo mettere più denaro in mano ai lavoratori e consentire alle aziende che mettono soldi in azienda di avere uno sconto fiscale».
A giorni poi dovrebbe arrivare il decreto «per sistemare la situazione dell’Isee con l’Inps e le pensioni d’invalidità calcolate come reddito». Con il nuovo Isee i contributi ricevuti a fine assistenziale devono essere conteggiati nel reddito. Questo penalizza i disabili più gravi.
Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro del Senato, commenta positivamente l’annuncio di Renzi. «Bene l’aiuto alle partite Iva ma occorre fare delle integrazione» afferma Sacconi. «Bisogna consentire un avvio più precoce delle libere professioni obbligando le università a combinare il biennio magistrale con il periodo di praticantato, una minore pressione fiscale eliminando gli studi di settore e riducendo la platea sottoposta ad Irap. Inoltre va superato il versamento contributivo alla gestione separata dell’Inps in favore di una cassa previdenziale delle professioni».
Laura Della Pasqua (Il Tempo)
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