Gelmini, reduce dall’ascolto in periferia: “La rimonta è possibile, prepariamoci alla vittoria” (video)

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 videoreportage di Claudio Bernieri 

musica di Luciano d’Addetta

Milano 1 Maggio – Un entusiasmo nuovo, una sala strapiena, tanto che gli organizzatori hanno dovuto approntare in fretta una seconda sala per contenere tutti i presenti.

“ Sarebbe stato meglio vederci in una piazza”, ha commentato soddisfatissima e un po’ emozionata Maria Stella Gelmini salendo sul palco: lei, madrina della campagna elettorale di Forza Italia, capolista in Comuneteorica dell’ascolto delle periferie abbandonate…Ha aperto  alle Stelline con un clamoroso en plein di pubblico la sua discesa in campo come capolista di Forza Italia in Comune.  Reduce da un tour nelle periferie che ha riempito i consigli di zona di attenti residenti, di comitati, di pensionati, di gente del popolo finora dimenticata dal comune, insoddisfatta ma concreta, con cento proposte di cambiamento, Gelmini ha ora in mente i bisogni dei milanesi. Esperta del fare, sale sul palco dopo aver presentato la squadra di consiglieri di zona, di consiglieri comunali, di parlamentari che hanno tallonato per lunghi 5 anni una giunta inconcludente e incapace. Si sente un’aria nuova per Milano: Maria Stella Gelmini ha l’istinto dei capitani che sul mare captano in anticipo le bonacce e i cambiamenti improvvisi di vento. E il vento è cambiato, racconta, Milano vuole il cambiamento dopo 5 anni di promesse non mantenute. La gente continua ad arrivare in questo sabato pieno di sole, che promette un week end di shopping distratto tra le vie del centro: perché rintanarsi alle Stelline ad ascoltare un comizio? Eppure la gente continua ad arrivare…La sala è strapiena.

“Grazie alla famiglia di Forza Italia… sono lontani i tempi in cui la giunta di Pisapia sembrava destinata a rivincere il mandato popolare…Poi è sceso in campo Parisi, e tutto è cambiato. Parisi, un uomo del fare, espressione della società civile ha sconvolto ogni prognostico. Oggi i giornali sono pieni di discussioni: il rovello è se Parisi e Sala sono distanti un punto o due….Noi  abbiamo strappato  Parisi amorevolmente  alla sua famiglia e alla sua impresa, ma Parisi ama Milano e ha accettato la candidatura. La sfida è importante… se Sala perderà ci sarà un avviso di sfratto anche per Renzi.…Ma ci sarà anche grazie a Stefano Parisi una rigenerazione di Forza Italia…”

La gente ascolta in silenzio, ma in festa, nell’aria c’è proprio il senso della primavera, della semina, del cielo azzurro e del buon raccolto. Qualcosa di nuovo si sente a Milano… un polline, un vento, una atmosfera, un ottimismo. E’ la premonizione di una vittoria, per ora inconscia. Che Gelmini però identifica e trasmette ai presenti. Allora gli applausi diventano scroscianti,  ma non nervosi, solo sereni, pacati, soddisfatti.

“Noi non ci candiamo per le poltrone, ma per  attuare il fare. Con risposte concrete ai cittadini, dopo l’ascolto.E  noi ci presentiamo con la capacità di decidere. Dipende da voi …Renzi ha scelto il 5 giugno  apposta… lui teme il voto…Mancano 5 settimane, la rimonta è possibile. Andiamo tutti a votare, convinciamo tutti a passare dai seggi il 5 giugno”,

Poi tutti a un rinfresco, in un clima di festa paesana. La periferia cala in corso Magenta. La gente ha avvertito questa strana elettricità positiva che è nell’aria di Milano.

Ed esce soddisfatta dalla riunione: la gente ha capito .. Farà  passa parola,  si impegnerà, cercherà di  convincere gli indecisi  ad andare a votare. E’ avvenuto il miracolo. E’ una energia collettiva. Un’aura. Quando un popolo è stanco e si ribella, il polline del cambiamento e d’una  nuova primavera vola nella città e nessuno  riuscirà più  a fermarlo.

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