Milano 12 Maggio – Questa mattina (ieri ndr) tra le 9 e le 11 è stata sgomberata la vecchia sede della Rizzoli. Al suo interno diciassette persone, tra cui due minorenni. Sul posto una decina di auto della Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Polizia. Anche un’ambulanza. È l’ultima di una serie di sgomberi, che finora non hanno dato i risultati sperati. La situazione è precipitata dopo la chiusura del campo di via Idro, chiusura che, a tutta evidenza, è stata un maldestro tentativo di spostare il problema di un km in linea d’aria.
“Buongiorno, signor Assessore, speriamo che il sonno dei complici che ha dormito finora le abbia fatto bene” dichiarano Silvia Sardone, candidata Fi in comune“dopo una raccolta firme condotta per mesi sul territorio, costanti denunce e una battaglia continua sulla stampa finalmente Granelli decide di fare il suo lavoro. Si vede che si avvicinano le elezioni. Il problema dei nomadi in via Rizzoli non si risolve, comunque, con interventi spot. Non saranno dieci auto della polizia a salvare i minori dal disagio ed il quartiere dal degrado. Il Comune deve muoversi per chiedere l’abbattimento degli edifici nell’area, perchè non esiste altra soluzione duratura. Se la proprietà non ottempera, usi i suoi poteri. Come in via Lattanzio. Magari stavolta prima che ci scappi il morto.”.
Ecco, che altro aggiungere? La zona di via Rizzoli è ormai un grande campo Rom a cielo aperto. Si inizia dalla curva di Cascina Gobba, con cinque, sette, talvolta dieci roulotte. Si continua in via Rubino e si finisce in via Civitavecchia. Questa parte della comunità Rom pare quella dominante, la più ricca. La meno visibile. Certo, usano il verde, pubblico o privato non gli interessa, come bagni pubblici. Certo, ogni notte partono i motori a nafta. Certo, non vanno a letto presto e la musica non smette alle 22. Ma possono contare su una relativa impunità. Nessuno li disturba. Nessuno chiede loro come si mantengano, perchè occupino abusivamente suolo pubblico e così via. Poi ci sono i disperati, i sommersi. Quelli che vivono sulla nuda terra con i materassi, in mezzo all’immondizia ed ai ratti. Quelli che oggi sono stati sgomberati. Quanto a lungo non è dato sapere. In mezzo alcune carovane che migrano tra via Pusiano, Civitavecchia, Cazzaniga e zone limitrofe. Questo non è privo di conseguenze. Negli ultimi mesi i furti sono aumentati a dismisura. E chi scrive è pronto a scommettere con chiunque legga che i responsabili non siano loro. No. Sono i vecchi padroni del territorio, che non stanno prendendo bene la situazione. Secondo voi, quanto ci si metterà ad arrivare allo scontro? Credete che la situazione si risolva con uno sgombero? Io no. Io credo che si debba dare un segnale forte, ora, adesso. Iniziamo con le operazioni di demolizione o con una messa in sicurezza seria dell’area. Prima che scoppi la guerra, prima che ci scappi il morto. Le bande sono irrequiete. I muri vengono segnati. I testimoni brutalmente pestati. L’escalation è dietro la porta. Per l’amor di Dio, non lasciateci da soli. Altrimenti la prossima cosa che correrà tra queste vie sarà il sangue.
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