Milano 13 Maggio – Il fatto è che il padrone delle Ferriere, pardon di Expo, sta diventando sempre più un asessuato. In politica s’intende. Uno senza una personalità sicura, chiara. E sta dimostrando di essere succube della volontà altrui. E per altrui s’intende la sinistra radicale. Per opportunismo, s’intende. Scrive Gemma Scortese su L’Intraprendente: “Accerchiato da tutta la sinistra che va dagli arancioni, a Sel a qualche vecchio rifondarolo, Beppe Sala, giocoforza, si è messo a fare i girotondi. Si muove male, però, Sala. Goffo nelle manifestazioni pubbliche, alle quali Pierfrancesco Majorino e compagni lo preparano con discorsi che in bocca a lui fanno sorridere tanti, ancor più nelle dichiarazioni. Lui si sforza, snatura la sua personalità pragmatica e poco ideologica, dà un calcio al suo standing di moderato per incarnare il “comunista” che non è e come lo ripagano? Gli dicono che non è abbastanza, che così non si conquista l’elettorato di Pisapia. A punzecchiarlo, questa volta, è arrivata la proposta della lista “Sinistra x Milano“, che raccoglie i vendoliani e i pisapiani (ci sono l’ex braccio sinistro di Pisapia Paolo Limonta, il consigliere comunale Luca Gibillini, l’assessore alla cultura Filippo Del Corno) di scegliere come vice sindaco Anita Pirovano, già segretaria cittadina di Sel. L’ideona – la Pirovano è una tosta, ma ha la statura istituzionale di una capetta da okkupazione del liceo – è di Gad Lerner, prezzemolino già sostenitore dell’ormai desaparecida Francesca Balzani, riesumata per qualche aperitivo elettorale. Come se non bastasse, l’altro giorno, ad un evento della lista, la Pirovano ha fatto la morale sulle primarie, attaccando il capolista del Pd Majorino e dichiarano che Sala è “loffio”. Niente male per una che si è candidata, con tutti i distinguo del caso, a fare la consigliera per Mr Expo. Contro la pazza idea di Gad, si è poi lanciata la girotondina, quella vera, Daria Colombo, moglie di Roberto Vecchioni e capolista degli arancioni. Pare che non abbia gradito gli exploit sul Cencelli a Palazzo Marino e abbia fatto una sfuriata con Sala e Pisapia sul tema.
Insomma, mentre le signore della sinistra milanese si tirano per i capelli come Erinni, Sala sta al centro senza fare un plissé. Invece di mandar tutti a quel paese e lasciarli con la patata bollente in mano, si fa dettare la linea da chi lo incalza con “dì qualcosa di sinistra”. Peccato che di cose di sinistra, ultimamente, Sala ne stia dicendo anche troppe. Mangiandosi quell’elettorato che, in principio, pareva conquistato.” Insomma l’essere né carne né pesce non paga.
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