video reportage di Claudio Bernieri
Milano 19 Maggio – Quest’anno al Salone del Libro il divo, quasi una rock star, è stato Albert Einstein…
Ragazzini, insegnanti, videoblogger, internettiani, lettori di lungo corso hanno affollato la kermesse soprattutto attratti da equazioni, relatività, curvatura del tempo, teorie del tutto, promesse in dispense lampo da un best seller …Insomma tanto folla, pensiamo di neofiti, non s’era mai vista: tutti in fila per un libricino folle di 88 pagine, folle perché ci parla di fisica in modo semplice, quasi elementare, direbbe Holmes. Autore, Carlo Rovelli, illustre fisico e neo divulgatore per il Sole 24 ore, che si è cimentato per i tipi della Adelphi nella difficilissima impresa di farci capire la teoria della relatività, più oscura delle profezie di Nostradamus o di un discorso di Moro alla camera.. C’è riuscito?
Certo si parlava di fisica, ma con un occhio rivolto alla letteratura (che, come dice Codignola, editor Adelphi, incespica un poco) e magari alla fantascienza, cenerentola delle belle lettere
..Un salto quindi nello stand di Fanucci che pubblica l’opera omnia di Philip Dick, e poi a bordo della nave scuola dei nuovi autori del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, il talent letterario “Io,scrittore” dove 1500 aspiranti scrittori si sfidano a colpi di incipit.
Un talent che rivelerà nuovi Philip Dick che sappiano coniugare gialli e teoria quantistica, astrofisica e triller? Attendiamo nuovi romanzieri quantistici e una impollinazione di scienza nell’asfittica produzione letteraria nazionale. Vedremo e leggeremo il prossimo anno…