Ragazzino aggredito al parco perchè Ebreo, il pestaggio continua in rete

Cronaca

Milano 25 Maggio – La prima parte della notizia è di un paio di giorni fà. Un ragazzino sconta la “colpa” di essere ebreo con un pugno in faccia. La vittima si trovava con dei coetanei in un parco. È stato prima ferocemente insultato, poi rincorso ed infine colpito. All’arrivo della polizia nessuno degli aggressori era ancora sul posto. Se l’aggressore avesse usato un coltello avremmo assistito al secondo attentato in stile nuova Intifada in Italia. Fin qui la cronaca. Io però vi vorrei deliziare con alcuni geniali commenti di utenti di Repubblica.it. In piena tradizione, il ragazzino ha dovuto affrontare una seconda gogna, perché umiliarlo una volta sola non pareva abbastanza:

  1. fatima222

yuri74
Glil ebrei non piaciono quando con la scusa di essere stati vittime diventano persecutori. E al posto di ebrei ci può stare qualunque altra etnia o religione, il concetto non cambia

  1. Andreas7801

E’ Israele che con la scusa dell’antisemitismo pensa di mascherare ogni nefandezza!

  1. sky65it

A casa loro, però, non qui da noi, questo credo lo dovrebbe riconoscere.

Poi mi trova d’accordo se afferma che, in Israele, si stanno comportando, verso il popolo palestinese, quasi peggio di come i nazisti si son comportati con loro: mancano solo le camere a gas.

Ma la cosa davvero raccapricciante è l’atto d’accusa di molti commentatori nei confronti di Salvini, Casa Pound, Almirante e Meloni. Riferiscono testimoni oculari che i colpevoli siano ragazzini Nord Africani, abituali frequentatori del parco. Non certo militanti di Casa Pound. Che non risulta abbiano mai aggredito un ragazzino in un parco. Né con la Kippah, né con i rasta. Cerchiamo di essere obiettivi, anche quando si ha una visione della società che riconosce un posto alla violenza, l’aggressione sei contro uno perché si è vestiti in maniera sbagliata è patrimonio della sinistra. E Casa Pound, per quanto ne so io, ha un senso dell’onore troppo alto e sacrale per applicarla. Ma per il commentatore medio di Repubblica tutto questo è irrilevante. Il ragazzino se non merita un secondo pestaggio è solo perché è un pretesto troppo bello per lasciarlo perdere: si può attaccare la destra. Finalmente. Come i partigiani. Come tutti gli eroi della loro infanzia. Sempre sfruttando gli ebrei finché conviene, poi si può anche tornare a boicottare Israele. Ma intanto manganelliamo i cattivi. Che poi non ci fossero fascisti nel giro di un kilometro ed a pestare ci sia la possibilità che siano stati i loro feticci, dei giovani immigrati di seconda generazione, questo è irrilevante. Come la verità, d’altronde.

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